Covid e disinformazione, da maggio a novembre raddoppiati sul web gli utenti NoVax

Covid e disinformazione, da maggio a novembre raddoppiati sul web gli utenti NoVax
Lunedì 20 Dicembre 2021, 17:31
2 Minuti di Lettura
(Teleborsa) - Dai falsi Green Pass al dissenso organizzato, su social e App di messaggistica una vera e propria "regia NoVax". Alla convention del Network PreSa è stato presentato il secondo report della Fondazione MESIT (Medicina Sociale ed Innovazione Tecnologica) in collaborazione con l'Eehta del Ceis - Roma Tor Vergata, il Crispel - Università di Roma Tre e Reputation Manager. L'aggiornamento dello studio, che per la prima volta analizza anche la presenza di utenti No Green Pass su Facebook e Telegram, pone l'attenzione sulla crescente diffusione di falsa informazione in ambito sanitario e di canali di comunicazione contrari alla certificazione verde, seguiti da migliaia di utenti.

I principali risultati dell'analisi. Cresce l'attenzione al tema dei vaccini anti Covid-19: i contenuti online analizzati relativi ai vaccini Covid-19, tra maggio e fine novembre 2021, sono stati 209 mila, in crescita del +42% rispetto al rilevamento precedente (dicembre 2020-maggio 2021), inoltre il 73% dei contenuti potenzialmente fake relativi ai vaccini Covid-19 riguarda la pericolosità degli effetti avversi.

In Italia, gli utenti che seguono pagine, canali o gruppi Facebook e Telegram a tema vaccini sono oltre 1,2 milioni. Di questi, 703 mila seguono canali con orientamento NoVax (58% del totale). Secondo lo studio tra maggio e novembre 2021, gli utenti NoVax Covid-19 sono cresciuti del +130%: fine novembre il rapporto ha rilevato che erano 358 mila. Oltre 877 mila utenti seguono pagine, gruppi o canali a tema Green Pass: il 97% di loro è contrario alla certificazione verde (850 mila). La maggioranza (660 mila) si concentra su Telegram: un canale su due (tra i 49 canali/gruppi rintracciati) si occupa di vendere finti Green Pass, mentre il 30% è dedicato all'organizzazione di manifestazioni e proteste

L'analisi qualitativa di questi canali/gruppi mostra che, tra i nuovi "contenitori" di comunicazione nati in questo periodo, spiccano quelli contrari alla "Dittatura sanitaria" e ai "Guerrieri". In particolare, analizzando uno dei gruppi più seguiti su Telegram, è stata identificata una caratteristica struttura a "scatole cinesi": la strategia di comunicazione e community building del movimento NoVax – osserva l'analisi della Fondazione Mesit – si ramifica in diversi canali nazionali (ad esempio tramite canali italiani, francesi, tedeschi ecc…) e/o tematici (con una differenziazione di canali in base all'argomento: interviste ai leader, proteste di piazza ecc…).








© RIPRODUZIONE RISERVATA