Criptovalute, ecco il popolo della moneta virtuale: «Il cambiamento non si può fermare»

A Milano la prima fiera del settore: "Chi voleva solo arricchirsi è rimasto scottato, ora resta chi ci crede davvero"

Criptovalute, ecco il popolo della moneta virtuale: «Il cambiamento non si può fermare»
di Davide Arcuri
Mercoledì 29 Giugno 2022, 12:49 - Ultimo agg. 30 Giugno, 11:27
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Effettuare una transazione di denaro senza banche. Finanziare il proprio progetto attraverso una comunità di persone. Certificare un pezzo d'arte senza un intermediario. Andare a fare una giornata di shopping in giro per negozi restando seduti sul divano di casa. Il nuovo internet, il web3 basato su blockchain, criptovalute, nft e metaversi, è ormai realtà. Lo scorso weekend è andata in scena la prima edizione del Crypto Expo Milan: un evento per professionisti, investitori, appassionati e curiosi, la comunità italiana dell'internet del futuro che si riunisce nel mondo reale.
In un periodo di recessione globale anche le criptovalute non vengono risparmiate. Da inizio anno il Bitcoin, moneta virtuale di riferimento, ha perso oltre il 50% del suo valore. Tempi bui per gli investitori digitali, verrebbe da pensare. Invece è tutto il contrario. Il mondo delle cripto, preso di mira negli ultimi anni dagli speculatori finanziari, sembra trovare una nuova ondata di entusiasmo proprio nel suo momento peggiore. «Chi voleva arricchirsi in modo facile e veloce è rimasto scottato, ora resta solo chi ci crede davvero». L'ottimismo per il futuro è palpabile tra i 1.300 partecipanti del Crypto Expo provenienti da tutto il mondo. Grande fermento, età media sotto i 30 anni, fiducia cieca nella tecnologia e passione per la finanza. «Oggi conoscere le criptovalute è come nel 1995 conoscere Google, Amazon e Netflix», spiega Marco Costanza, che fino a qualche anno fa lavorava all'Enel con un posto pubblico a tempo indeterminato. «Stavo una favola, guadagnavo bene, poi ho capito che avevo bisogno di nuovi stimoli, non potevo fare quella vita». Marco lascia il lavoro fisso e oggi si ritrova a fare il divulgatore online: «Cerco di portare maggiore consapevolezza. Questa tecnologia non è ancora pronta per l'adozione di massa, c'è tanto da lavorare ma arriverà presto il momento».

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ABOLITI GLI INTERMEDIARI
Il concetto alla base delle criptovalute è la decentralizzazione. Eliminare gli intermediari, in questo caso le banche, mantenendo però massima sicurezza nelle transazioni. Tutte le persone coinvolte nel sistema blockchain fanno da garante, in modo inconsapevole, delle operazioni che avvengono sul mercato. Il concetto di community è alla base di tutto. La comunità che elimina gli intermediari. «Le persone non sanno ancora bene di cosa stiamo parlando», ci spiega Giulia Brusco, una veterana entrata nel mondo delle monete digitali nel 2013, agli albori di questa tecnologia. «Quando si parla di finanza decentralizzata si pensa subito alla speculazione, che è un po' come puntare al casinò, rosso o nero. Noi siamo qui per parlare di applicazioni concrete». Ogni giorno centinaia di nuove valute digitali vedono la luce ma non è tutta speculazione. «Le aziende creano monete virtuali con l'obiettivo di fidelizzare la clientela - spiega Busco - offrono loro innovazione, tecnologia e anche un ritorno economico».


LE FRODI
Ovviamente c'è anche chi è pronto ad approfittare delle nuove tecnologie in modo fraudolento. «Nel 90% dei casi i nuovi progetti legati al web3 nascondono uno schema Ponzi, sono dei raggiri, delle truffe», ci racconta Giorgio Scura, direttore di Decripto.org, la prima testata giornalistica di settore in Italia. «Non dobbiamo essere spaventati dal cambiamento. Quando è arrivato il web prima, poi il mondo dei social - il web2 - dopo, ci sono sempre state resistenze. Questa è un tecnologia che può fare del bene in tutti i settori, anche nel giornalismo».
Il futuro è già arrivato. Con un paio di occhiali per la realtà virtuale è già possibile immergersi nei metaversi. Nuovi mondi, nuovi ambienti di socializzazione digitale. Si può seguire il concerto del proprio artista preferito insieme a migliaia di persone restando seduti sul divano di casa. Probabilmente la replica della realtà non avrà mai la meglio, ma quando la tecnologia riesce a valorizzare la vita reale allora diventa uno strumento vincente.

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