Crisi energetica, la Francia in pressing: serve "risposta comune Ue"

Crisi energetica, la Francia in pressing: serve "risposta comune Ue"
Lunedì 3 Ottobre 2022, 17:30
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(Teleborsa) - Per rispondere alla crisi sui prezzi dell'energia in Europa servono politiche economiche coordinate e comuni analoghe a quella adottata per fronteggiare il Covid. È questa la proposta del ministro dell'economia della Francia, Bruno Le Maire arrivando alle riunioni dell'Eurogruppo.



Il ministro francese - che ha sorvolato sul maxi pacchetto di misure annunciato nei giorni scorsi dalla Germania ("ogni Stato annuncia le sue misure di sostegno") spinge su "una strategia economica globale: dobbiamo definire assieme una strategia di risposta economica globale di fronte a una crisi energetica che è destinata a durare, perché i problemi di approvvigionamento sono strutturali - ha detto - perché in gioco ci sta la competitività delle nostre imprese". "Propongo che di fronte a una crisi che durerà, creando problemi gravi per tutte nostre imprese e le nostre industrie, che iniziano a tagliare la produzione, si adotti una strategia di lungo termine - ha proseguito Le Maire - che consenta ai 27 Stati Ue di fare fronte comune come con il Covid".

Il piano d'azione coordinato europeo, ha spiegato Le Maire, dovrà essere basato "su tre principi per l'azione". Innanzitutto, "gli aiuti dovranno essere mirati, per le imprese più esposte alla concorrenza o più energivore; questo è indispensabile per gestire condizioni di concorrenza eque tra gli Stati membri dell'Ue".

"Il secondo principio che propongo per questa strategia economica - ha continuato il ministro francese - è un principio di solidarietà. Di fronte alla crisi energetica dobbiamo, come abbiamo fatto durante il Covid, dare prova di solidarietà fra i paesi europei. E propongo di utilizzare i fondi del programma 'RepowerEU', che spero siano votati prossimamente, 200 miliardi di euro di prestiti, 20 miliardi di sovvenzione, per dare prova di solidarietà nei riguardi dei paesi europei in difficoltà a causa di questa crisi energetica". Terzo principio: "la concertazione stretta - ha indicato ancora - fra tutti gli Stati membri, in particolare quelli dell'Eurozona. Altrimenti rischiamo la frammentazione dell'Eurozona. E dunque è dispensabile che rispettiamo le condizioni eque di concorrenza, che diamo prova di solidarietà, e che siamo tanto efficaci davanti alla crisi energetica quanto lo siamo stati con la crisi del Covid".

"Infine - ha aggiunto il ministro francese - c'è un ultimo principio: ossia quello della rapidità: ora è tempo di decidere". Finora "ci sono stati progressi, passi avanti, aperture; ma a di là di questo, ci vuole ora un disaccoppiamento rapido fra il prezzo del gas e quello dell'elettricità, in modo che il prezzo dell'elettricità sia più ragionevole per le imprese, per i nostri industriali, per le nostre economie". "E a proposito di rapidità delle decisioni - ha osservato ancora Le Maire - saluto le aperture della commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, che ha annunciato che potremo disporre di un nuovo quadro temporaneo europeo per gli aiuti di Stato non più il primo gennaio 2023, ma già in ottobre, fra qualche giorno. Era una delle grandi richieste della Francia da diverse settimane, dunque è un passo avanti nella buona direzione", ha concluso.
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