Cyber security: le osservazioni del CNR

Cyber security: le osservazioni del CNR
Martedì 3 Agosto 2021, 15:15
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(Teleborsa) - In merito all'attacco hacker alla Regione Lazio, si registra l'intervento di Fabio Martinelli, dirigente di ricerca dell'Istituto di informatica e telematica del CNR e co-referente per l'area progettuale in cyber security.

"Il ransomware - spiega Martinelli - è un software malevolo che andando in esecuzione su sistemi informatici li rende inservibili fintanto che un riscatto (ransom) è pagato, tipicamente in bitcoin una moneta virtuale (o critto valuta) facilmente trasferibile e difficilmente rintracciabile. Per mitigare questo attacco la soluzione tipica è creare regolarmente delle copie di back-up o ripristino".

La diffusione dello smart working - osserva Martinelli - rende anche più vulnerabili i sistemi informatici, in quanto si compie un accesso da una serie di computer e devices più deboli e inseriti in un contesto meno difendibile, quello familiare, con molti devices non protetti. In Italia, le attività in cybersecurity sono in rapida crescita con un notevole impegno del sistema governativo, industriale della formazione e della ricerca. A livello governativo è in dirittura d'arrivo l'iter per l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che l'Italia attendeva da tempo. Anche il CNR con i suoi istituti e con il Laboratorio Virtuale in Cybersecurity contribuisce alle attività di ricerca ed innovazione, partecipando a vari progetti di ricerca Europei come ad esempio il centro di competenza Europeo SPARTA oppure Cyber4.0 a livello italiano, giusto per citarne alcuni che mettono insieme competenze pubbliche e private".
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