Da caro bollette a corsa inflazione, per Meloni partenza a ostacoli

Da caro bollette a corsa inflazione, per Meloni partenza a ostacoli
Mercoledì 19 Ottobre 2022, 09:15
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(Teleborsa) - Corrono veloci le lancette sull'orologio di Giorgia Meloni che a tempo record dovrà superare le fibrillazioni nella coalizione, accontentando (c'è da capire come) i "desiderata" di un Silvio Berlusconi senza freni che sta mettendo in difficoltà gli alleati di Governo.


Aggirato l'ostacolo che, di fatto, porterà alla formazione del nuovo esecutivo, la strada continuerà ad essere in salita: dalla corsa dell'inflazione al caro energia, sono tanti i dossier in cerca di una soluzione. Prima ancora però bisogna trovare i soldi. Particolare non di poco conto. Senza far troppo affidamento su non ben definite coperture che si aggirano sui 4 miliardi che si potrebbero spostare dai conti di quest'anno e di un decreto fiscale tutto da costruire, unica opzione percorribile è quella di rivedere il percorso del deficit per il 2023.

Conti alla mano, qualora ad esempio si decidesse di proroga per tre mesi lo sconto su accise e Iva di benzina e gasolio servirebbero più di 3 miliardi ai quali ne andrebbero aggiunti altro 5 per estendere l'Iva al 5% sul gas e l'abbattimento degli oneri di sistema sulle bollette, sempre per altri tre mesi. Per confermare per il prossimo anno il taglio al cuneo fiscale, ne servono altri 4. E questo, solo per citare alcuni del lunghissimo elenco di interventi necessari.

Del resto, che la casella del Ministero dell'Economia abbia scarso appeal è ormai cosa nota anche e soprattutto in ambienti della maggioranza. "Dovremo vedere che cosa inventarci sull'energia – questo il ragionamento di Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d'Italia. A seconda se va bene o male sul fronte europeo potremmo rischiare di dover trovare 60 miliardi nel 2023 o averne bisogno di 20 o 30; vuol dire una o due finanziarie".


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