Diesel più caro della benzina verde: ecco cosa sta succedendo. E Priolo diventa un'emergenza

Diesel più caro della benzina verde: ecco cosa sta succedendo. E Priolo diventa un'emergenza
Diesel più caro della benzina verde: ecco cosa sta succedendo. E Priolo diventa un'emergenza
di Andrea Bassi
Martedì 25 Ottobre 2022, 06:54 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 09:38
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Il fenomeno ormai lo conoscono bene gli automobilisti. Nelle pompe di benzina di tutta Italia i cartelli della verde e del diesel si sono invertiti. Quello del gasolio è ormai stabilmente posizionato sopra quello della benzina. La ragione è semplice: sono i prezzi ad essersi invertiti. Il diesel costa più della verde. Molto di più. La differenza oscilla ormai tra i 20 e il 25 centesimi di euro. Non era quasi mai accaduto. Verso la fine dell'anno anche in passato la forbice tra i due prezzi tendeva a chiudersi per l'aumento della domanda di gasolio che caratterizza gli ultimi mesi. Ma nessuno se ne era mai accorto anche perché l'aumento del prezzo è stato sempre compensato dalla circostanza che il diesel paga un'accisa di 11 centesimi in meno al litro. Ora però le cose sono cambiate. L'Europa è a corto di gasolio. Come già avvenuto per il gas, i Paesi hanno iniziato a farsi una concorrenza spietata. In Germania il prezzo industriale è di 1,3 euro, in Italia è di un euro. E quello del diesel è un mercato internazionale, i carichi vanno dove vengono pagati di più.

Il rebus

Ma la vera spada di Damocle che pende sul mercato del diesel è l'embargo al petrolio russo che scatterà il prossimo 5 dicembre.

Un embargo che potrebbe pesare soprattutto per l'Italia per quello che è stato ribattezzato come il «nodo Priolo». La raffineria Isab di Priolo di proprietà di una società italiana che fa capo alla russa Lukoil, per il suo approvvigionamento oggi dipende suo malgrado al 100 per cento dal greggio russo. Questo anche perché le banche per una questione di prudenza non danno accesso alle linee di credito.

Dopo il 5 dicembre, al termine del periodo transitorio che consente gli acquisti dalla Russia in deroga, il rischio è che la raffineria si fermi non riuscendo più a rifornirsi di greggio. La mancata soluzione del nodo Isab, che rappresenta il 20% della capacità di raffinazione nazionale e assicura la copertura del 20% del fabbisogno elettrico della Sicilia, sarebbe un ulteriore stress che peserebbe sul prezzo del diesel. Nelle settimane scorse si erano diffuse voci di una possibile vendita da parte di Lukoil della raffineria, ma fino ad oggi non se ne è fatto nulla. Insomma, anche quello di Priolo potrebbe essere uno dei primi dossier a finire sul tavolo del governo prima che i prezzi del diesel vadano fuori controllo.
 

 

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