Dl Rilancio, cosa prevede: lavoratori stranieri regolarizzati, no al taglio Irap per le banche

Decreto rilancio, la nuova bozza: c'è la regolarizzazione dei lavoratori stranieri
Decreto rilancio, la nuova bozza: c'è la regolarizzazione dei lavoratori stranieri
di Luca Cifoni
Mercoledì 13 Maggio 2020, 15:50 - Ultimo agg. 20:54
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La nuova bozza del "decreto Rilancio" (aggiornata alle ore 13 di oggi) include anche il complicato compromesso raggiunto in maggioranza sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri. All'articolo 110 bis si parla infatti di "Emersione dei rapporti di lavoro" prevedendo che nei settori dell'agricoltura, assistenza alla persona e lavoro domestico gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto possano chiederne uno temporaneo della durata di sei mesi. Contemporaneamente può essere dichiarato un rapporto di lavoro irregolare (anche con italiani) oppure può essere concluso un contratto di lavoro subordinato. La presentazione dell'istanza di regolarizzazione comporta il pagamento di un contributo di 400 euro.

IL TESTO DEL DECRETO

Irap e contributi a fondo perduto. Il Consiglio dei ministri per l'approvazione è stato convocato per le 17. Il testo contiene poi le principali misure economiche messe a punto dal governo. Tra queste la conferma della cancellazione della rata Irap di giugno per le imprese con fatturato fino a 250 milioni (sono esplicitamente escluse banche e assicurazioni, molte delle quali non rientrerebbero comunque viste le dimensioni) ed anche la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese (fino a 5 milioni più quelle agricole) che hanno avuto una riduzione di fatturato. Per queste ultime la condizione è aver subito un calo dei ricavi rispetto ad aprile 2019  di almeno il 33 per cento: il sostegno è pari ad una percentuale tra 10 e 20 per cento del calo (in base alle dimensioni aziendali) con un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per le società.

Ecobonus e sismabonus al 110%. Nel testo che andrà in Consiglio dei ministri compare anche il potenziamento al 110 per cento della detrazione fiscale sulle spese sostenute per lavori di efficientamento energetico e di prevenzione sismica. Per l'ecobonus la condizione richiesta è il miglioramento di due classi energetiche dell'edificio oppure il raggiungimento della classe più alta. La percentuale non sale invece per gli interventi sulle facciate dei palazzi, che restano quindi agevolati al (comunque conveniente) 90 per cento.

Cassa integrazione a blocchi. Le varie misure di cassa integrazione sono rifinanziate e i datori di lavoro che hanno dovuto sospendere o ridurre l'attività potranno fruire di altre 5 settimane di Cig fino al 31 agosto, a condizione che abbiano già fruito delle nove già disponibili. Altre quattro settimane potranno essere richieste per i mesi di settembre e ottobre. Per velocizzare le procedure della Cig i datori di lavoro possono chiedere il pagamento diretto, in tempi certi.


 

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