Beauty, come le aziende hanno reagito alla pandemia: investimenti su e-commerce e negozi per ripartire

Beauty, come le aziende hanno reagito alla pandemia: investimenti su e-commerce e negozi per ripartire
Beauty, come le aziende hanno reagito alla pandemia: investimenti su e-commerce e negozi per ripartire
Sabato 11 Settembre 2021, 10:16 - Ultimo agg. 12 Settembre, 10:40
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Nonostante la crisi causata pandemia il beauty si rialza. Le testimonianze di imprenditori del comparto cosmetico sull'andamento della crisi 2020 da Covid-19 e le politiche per superarla sono state al centro di una tavola rotonda organizzata dall'associazione Cosmetica Italia in occasione dell'assemblea pubblica in occasione di OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna, in corso all'interno del quartiere fieristico di Bologna. Renato Ancorotti, Presidente Cosmetica Italia ha spiegato che «il settore ha sempre avuto grandi crescite, l'ultima crisi da Covid-19 ci ha colpiti ma il comparto ha continuato ad investire in ricerca, che ora si attesta al 6%. Sviluppo tecnico, scientifico e nuovi prodotti, insieme agli investimenti in formazione sono stati garanzie di tenuta. Assistiamo però a forti aumenti ingiustificati del costo delle materie prime. Vorremmo che il Governo valuti che cosa sta succedendo perché le industrie sono sempre più gravate da questi aumenti che non si comprendono. Abbiamo bisogno sempre di più di una collaborazione fra industria e politica». Per Carlo Maria Ferro, Presidente ICE, «il Covid ha accelerato alcuni trend del comparto che erano già in atto, come incremento del digitale e della sostenibilità. Viviamo un una rinnovata crescita delle esportazioni che contribuirà a una ripresa più rapida rispetto alla crisi precedente del 2008. L'ICE ha messo in piedi molti accordi per l'e-commerce e di marketplace nel mondo come vetrine per la cosmesi made in Italy».

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«Il mondo della profumeria selettiva è stato particolarmente colpito lo scorso anno dalla pandemia. L'Italia, dopo la Spagna, è stato il più colpito con una contrazione del 22% degli acquisti ma questo anno i dati di luglio attestano invece una crescita del 36% del canale, - ha spiegato Fulvia Aurigo, direttore generale Puig Italia, brand spagnolo di licenze di profumeria alcolica note in tutto il mondo. - In questo contesto il nostro brand in Italia sta vivendo adesso una crescita del 44% in Italia. Cosa abbiamo fatto? Da maggio abbiamo reinvestito sui punti vendita e sui centri commerciali e realizzato nuovi lanci, insieme a più comunicazione per incentivare lo shopping sia online che nei punti vendita». «Siamo sul mercato da 160 anni e abbiamo attraversato tanti periodi di crisi. La pandemia è stato davvero un evento straordinario che però abbiamo affrontato fin da subito con protocolli interni molto severi contro il rischio di contagi e siamo riusciti sia nella prima che nella seconda ondata a non fermare mai il mercato e i rapporti con i clienti, - Ha raccontato Debora Paglieri, Presidente e Amministratore delegato Paglieri Spa , brand nato nel 1876. - Siamo andati in controtendenza affrontando gli investimenti pianificati, acquistando un paio di linee di produzione e investendo in campagne pubblicitarie, lanci di prodotti nuovi e tirature particolari, oltre a organizzare un concorso per i consumatori, potenziando notevolmente l'online. Il 2020 si è chiuso con un aumento del 6% delle vendite in Italia e di oltre il 20% nel mondo. Il 2021 si profila positivo».

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Hanno partecipato alla tavola rotonda anche il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, Vincenzo Colla, Assessore allo Sviluppo Economico, Green Economy, Lavoro e Formazione Regione Emilia-Romagna e Giuseppe Nardiello, Presidente Fondazione ITS Nuove Tecnologie per la Vita di Bergamo.

A Bologna è stato inoltre consegnato l'Attestato di eccellenza COSMAST del Master in Scienza e Tecnologia Cosmetiche dell'Università degli Studi di Ferrara a Giovanni Sgariboldi, Presidente Euroitalia. 

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