Due scenari e alcuni pericoli da scongiurare in ogni caso. I ragionamenti dei principali media finanziari internazionali, Financial Times, Wall Street Journal e Bloomberg, riflettono le preoccupazioni dei mercati finanziari internazionali; i quali - ammesso che siano un'entità compatta e in grado di esprimere una valutazione unica - temono tradizionalmente soprattutto l'incertezza. E quindi guardano a cosa succederà nella politica italiana dopo l'insediamento del nuovo capo dello Stato, qualunque sia l'esito del voto dei grandi elettori. Il presidente del Consiglio al Quirinale potrebbe dare un'impronta alla politica italiana dei prossimi anni, ma nell'immediato rischia di terremotare il governo del Paese. Mentre se restasse al suo posto, ad esempio con la salita al Colle di un profilo istituzionale come quello di Pier Ferdinando Casini, potrebbe rinsaldare la sua presa su una maggioranza effervescente.
IL RUOLO
Il Financial Times parte proprio dal «dilemma Draghi»: che è un dilemma soprattutto per la classe politica che deve prendere una decisione nelle prossime ore.
L'EREDITÀ
Anche Bloomberg, agenzia di informazione finanziaria con sede a New York, evidenzia nelle sue osservazioni i poteri che la nostra Costituzione assegna al capo dello Stato, soprattutto quelli di nominare il premier e sciogliere le Camere. E dopo aver analizzato la situazione conclude che l'ex presidente della Bce «potrebbe scommettere sul fatto che le sue possibilità di cementare la sua eredità siano migliori se scambierà la carica di premier con la presidenza, che ha un mandato di 7 anni». Qual è per lui l'alternativa? «Se terrà il suo attuale lavoro, rischia di essere trascinato nel pantano delle lotte intestine politiche, come successe a Mario Monti, un altro rispettato tecnocrate - osserva Bloomberg - e sebbene sia molto apprezzato per la sua eroica difesa dell'euro durante la crisi del debito europeo e vanti alti indici di approvazione, è improbabile che Draghi si candidi per un mandato popolare alle elezioni nazionali che dovrebbero svolgersi entro giugno 2023».
CAUTELA
Ancora più cauto il Wall Street Journal, che parlando del «rompicapo politico» del nostro Paese evidenzia il timore che in caso di ascesa di Draghi al Colle «il governo politicamente eterogeneo che guida potrebbe collassare». Con conseguenze del tutto imprevedibili, visto che «nessun altro nella politica italiana gode della fiducia dei partiti nell'arco che va dai nazionalisti di destra ai populisti vicini alla sinistra».