Energia, la strategia del governo contro il caro bollette

Energia, la strategia del governo contro il caro bollette
Martedì 19 Ottobre 2021, 11:00
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(Teleborsa) - La corsa dei prezzi energetici potrebbe avere un impatto consistente in Italia, dove sono più sentite le ricadute dei prezzi del gas. Nonostante gli interventi del governo, la crescita dei prezzi potrebbe togliere fino allo 0,5% del reddito disponibile delle famiglie. È quanto emerge dall'ultima analisi di Goldman Sachs. La settimana è iniziata con nuovi rincari sul gas naturale con, solo ieri, un aumento del 18 per cento per una materia prima energetica su cui le quotazioni sono quintuplicate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rincari che secondo il Financial Times rischiano di frenare la ripresa che si sperava stesse esplodendo, dopo i crolli causati da lockdown e misure restrittive anti Covid. In tale scenario il governo sta correndo ai ripari per cercare di tamponare gli effetti dei rincari delle bollette.

Dopo l'intervento a fine settembre per evitare la stangata dei prezzi del gas e della luce l'esecutivo si muove ora su due strade. La prima – che figura oggi tra i temi sul tavolo della cabina di regia, e del successivo Consiglio dei ministri, sul Documento programmatico di bilancio (Dpb) che disegna la cornice della manovra – prevede un intervento sugli oneri di sistema che comprendono gli importi fatturati per la copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. L'intervento a cui si lavora dovrebbe concretizzarsi nel trasferimento degli oneri di sistema nella fiscalità generale. Allo studio vi è, inoltre, una rete di protezione per i clienti più deboli del mercato elettrico.

Per gli utenti più vulnerabili – secondo quanto si legge nello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue (944/2019) sul mercato interno dell'elettricità, anticipato dal Sole 24 Ore – è prevista una deroga rispetto alla completa liberalizzazione del mercato elettrico attesa per il 2023. Secondo stime del ministero della Transizione ecologica, – come riporta il quotidiano economico finanziario – si tratta di 4,7 milioni di utenti che includono gli over 75, i titolari del bonus sociale (lo sconto in bolletta per le famiglie in condizioni di disagio economico), le persone che necessitano di apparecchiature salvavita, i soggetti con disabilità coperti dalla legge 104, le utenze ubicate nelle isole minori interconnesse e quelle delle aree colpite da terremoti.

L'articolo 11 del dl prevede che, non appena sarà cessato il servizio di maggior tutela – ovvero il 1 gennaio 2023 – i venditori dovranno offrire ai clienti vulnerabili e in condizioni di povertà energetica che ne faranno richiesta la fornitura energetica a un prezzo che rifletta il costo dell'energia nel mercato all'ingrosso, nonché i costi efficienti della commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del servizio definiti dall'Arera. Per garantire una maggiore consapevolezza degli utenti, l'Arera dovrà definire in via transitoria e comunque fino al 31 dicembre 2025, un indice di riferimento mensile del prezzo all'ingrosso.

La proposta sta incontrando, tuttavia, il parere contrario dell'Arera che suggerisce di restringere la misura solo ai beneficiari del bonus sociale elettrico per disagio economico e fisico.



















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