Enit agli Eurovision 22, l'ad Garibaldi: «Raccontiamo le bellezze della nostra Italia»

Enit agli Eurovision 22, l'ad Garibaldi: «Raccontiamo le bellezze della nostra Italia»
di Valerio Esca
Venerdì 13 Maggio 2022, 20:51
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Un drone per raccontare le grandi bellezze artistiche, naturali e paesaggistiche del nostro Paese e far “volare” l’Eurovision 2022. È tutto raffigurato nelle postcard che, durante le serate del Eurovision song contest (l’ultima in onda il 14 maggio) saranno abbinate ad ognuno dei 40 Paesi in gara e ai rispettivi artisti e realizzate grazie alla collaborazione di ministero del Turismo, Enit, la Regione Piemonte e la città di Torino che hanno sostenuto il progetto. Un moderno affresco delle bellezze del Paese per raccontare gli scenari mozzafiato dell’Italia. Un drone che ha sorvolato in lungo e in largo l’Italia per poi planare all’interno del Pala Olimpico di Torino. Si è partiti dalla Sardegna, con Barumini abbinata all’Albania per arrivare, al termine della seconda semifinale, a Caserta, accostata alla Repubblica Ceca. Per la serata finale, invece, le cinque Big Five (Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna) saranno abbinate ad altrettanti luoghi suggestivi del Piemonte, la regione che ospita l’Esc 2022. A rendere possibile tutto ciò il contributo fondamentale di Enit (Agenzia nazionale del turismo), come racconta l’amministratore delegato Roberta Garibaldi.

Come mai avete deciso di sostenere questo progetto?

«Abbiamo contribuito alla produzione di queste cartoline che raccontano la nostra Italia. Le abbiamo suddivise equamente tra le regioni italiane, così che fossero rappresentante non solo le grandi città, ma anche i borghi naturalistici, dalla montagna al mare.

Una grande occasione – ribadisce Garibaldi - perché dopo lo sport ed eventi come le olimpiadi, l’Eurovision è la trasmissione più vista al mondo. Un bel modo per narrare il nostro Paese».

Un modo per attrarre i turisti?

«Senz’altro. Un modo aggiungerei per far scoprire la ricchezza del nostro patrimonio artistico, paesaggistico, naturalistico ed enogastronomico. Con l’obiettivo di recuperare i flussi turistici. In questo momento se guardiamo i dati di prenotazione ci accorgiamo di essere ancora ad un -30 per cento rispetto a tre anni fa. Sarebbe già importante raggiungere gli obiettivi del 2019. Molti turisti stanno ritornando nelle nostre città. Tolto il green pass, tolte le mascherine c’è voglia di ritornare a scoprire liberamente il mondo. Speriamo di avere turisti europei, ma non solo. Abbiamo visto un crescente interesse da parte degli americani con dei numeri molto interessanti».
 

L’obiettivo che vi ponete?

«Quello di avere un turismo migliore di quello precedente. Prima era caratterizzato dall’overtourism in alcune città. Dobbiamo invece avere un turismo più equilibrato. L’azione delle cartoline punta proprio a scoprire alcuni territori meno noti e conosciuti, ma straordinari per la loro bellezza. I dati attuali sono promettenti e speriamo che vengano rafforzati ulteriormente nelle prossime settimane».

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