Fiducia consumatori se imprese recuperano. Rimbalzo tecnico o cambio trend?

Fiducia consumatori se imprese recuperano. Rimbalzo tecnico o cambio trend?
Giovedì 26 Maggio 2022, 14:45
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(Teleborsa) - L'Istat ha annunciato stamattina un recupero del sentiment dei consumatori a quota 102,7 da 100 e delle imprese a 110,0 da 108,4, ma non c'è ottimismo fra le associazioni del commercio e dei consumatori, che parlano di un rimbalzo tecnico e del persistere di un clima negativo a causa della guerra in Ucraina, dell'inflazione e del caro bollette.

Confcommercio fa cenno alla "forte incertezza" ed alla ripresa dell'inflazione "che deprime il potere d'acquisto della ricchezza liquida" e pesa sui consumi. Sul versante delle imprese, invece, il recupero è stato trainato soprattutto dalla ripresa dei flussi turistici incoming, mentre resta critica la situazione del manifatturiero.

Anche per Confesercenti il turismo traina il recupero della fiducia delle imprese, ma sull'estate pesano ancora diverse incognite, dalla mancanza di lavoratori al caro energia. Il commercio al dettaglio invece sconta maggiori incertezze, soprattutto i piccoli esercenti, in uno scenario influenzato dalle tensioni internazionali ed inflazionistiche.

Commenta il report Istat con una certa ironia Federconsumatori. "Ci dispiace non condividere l'ottimismo di queste analisi, ma la situazione che ogni giorno i cittadini denunciano ai nostri sportelli è decisamente differente", afferma il presidente Michele Carrus, , aggiungendo che "i rincari dei costi energetici e dei beni alimentari hanno messo in ginocchio molte famiglie, che sono costrette ad un numero sempre maggiore di rinunce e privazioni".

Per il Codacons "l'aumento della fiducia di consumatori e imprese registrato a maggio è un segnale ancora insufficiente e non basta a cantare vittoria, considerato che il livello registrato dall'indice Istat è ancora lontano dai valori del 2021, quando l'indice ha sfiorato i 120 punti negli ultimi mesi dell'anno, e il Governo deve fare di più per difendere il potere d'acquisto dei cittadini, messo a dura prova dal caro-bollette e da una inflazione ancora troppo elevata che impoverisce le famiglie".

L'Unione Nazionale Consumatori parla di un "rimbalzo tecnico" e spiega che "il dato più importante e significativo per le prospettive future, ossia le attese sulla situazione economica dell'Italia, peggiorano, anche se lievemente, da -59,5 di aprile a -60,8 di maggio. "Un calo di per sé piccolo se non fosse per il fatto che a marzo avevano già segnato un tracollo record, mai verificatosi dall'inizio delle serie storiche, partite nel gennaio 1998", ricorda il presidente Massimiliano Dona.

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