Irap, Ires e conti fiscali 2021: domande e risposte, tutto quello che c'è da sapere

Irap, Ires e conti fiscali 2021: domande e risposte, tutto quello che c'è da sapere
di Nando Santonastaso
Venerdì 26 Novembre 2021, 11:01 - Ultimo agg. 27 Novembre, 08:01
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Un vademecum per fare chiarezza sulle nuove scadenze fiscali, con tutte le indicazioni pratiche e la risposta alle domande più frequenti. In collaborazione con l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, rispondono Antonio Esposito e Immacolata Vasaturo.  

È confermata la scadenza del 30 novembre per il pagamento dell’IRAP? Le misure previste nella delega fiscale, che prevedono il taglio dell’imposta scatteranno già da quest’anno?

La scadenza del 30 novembre 2021 per il versamento del secondo acconto IRAP 2021 (come per IRPEF ed IRES) è confermata.

Il taglio dell’IRAP dovrebbe scattare a partire dall’anno 2022, ma non è stata ancora emanata la norma.

Le imprese possono rateizzare il pagamento o utilizzare altre strade se sono in difficoltà?

Il secondo acconto tendenzialmente è dovuto soltanto dalle imprese che, secondo il fisco, hanno generato valore nel 2020. Le imprese che prevedono perdite per il 2021 possono calcolare il minore acconto con il metodo previsionale (per applicare il quale è bene rivolgersi al proprio commercialista) oppure, se esiste solo un problema di illiquidità temporanea, possono confrontare il costo di un tardivo versamento al fisco (circa 1,7% per pagamenti entro il 28/02/2022) con quello dell’indebitamento bancario e poi decidere se ritardare il versamento al fisco oppure indebitarsi in banca per versare tempestivamente.

È invece già operativo il dimezzamento dell’IRAP per le imprese che investono nelle ZES e si impegnano a non licenziare per dieci anni?

La legge di bilancio 2021 ha previsto ed è già operativo il dimezzamento dell’IRPEF e dell’IRES (tributi nazionali) per complessivi sette anni a favore delle imprese che investono nelle ZES, e si impegnano a non licenziare e restare nella ZES per dieci anni. Le singole regioni possono prevedere altre agevolazioni sui tributi regionali (es. l’IRAP); la regione Campania ha previsto forme di rimborso dell’IRAP sotto forma di contributo ma tale agevolazione non è ancora operativa.

Quanto incidono IRAP e IRES sui conti fiscali di una piccola azienda fino a 50 dipendenti?

L’aliquota IRES ordinaria è pari al 24%, l’aliquota IRAP ordinaria prevalente è pari al 3,90%: esse sono uguali per tutte le imprese soggette a tali imposte indipendentemente dalle dimensioni e dal fatturato. Esistono poi alcune leggi che riducono queste due aliquote, ad esempio secondo il settore in cui opera l’impresa.

Cartelle esattoriali, è vero che nell’ipotesi di rottamazione quater verrebbero eliminato solo interessi e sanzioni e non l’importo della cartella?

Nulla è ancora deciso, quindi tutto è possibile. Nella rottamazione ter furono eliminate le sanzioni presenti in cartella, nonché gli interessi di mora e somme aggiuntive dovuti all’agente della riscossione, con versamento integrale delle sole imposte e relativi interessi presenti in cartella.

Chi deve pagare entro fine mese l’ultima rata delle cartelle rottamate cosa deve fare adesso? Aspettare novità o pagare?

Il 30 novembre 2021 scade la rata n. 10 della rottamazione ter. Pertanto, essa è l’ultima rata soltanto per coloro che hanno aderito alla rottamazione ter dividendo il pagamento in dieci rate. Chi ha chiesto di pagare quanto dovuto in almeno undici rate ha ricevuto una comunicazione dall’Agente delle entrate-Riscossione con i restanti bollettini con scadenza a partire dal 28 febbraio 2022. Stante la normativa vigente, la rata n. 10 deve essere pagata entro e non oltre il giorno 6 dicembre 2021.

Entra quanti anni si può prescrivere un debito con il Fisco?

La prescrizione è decennale per l’IRPEF, l’IRES, l’IVA e l’IRAP (anche se esiste un orientamento giurisprudenziale minoritario che sostiene la prescrizione sia quinquennale), l’imposta di registro e le successioni; quinquennale per le sanzioni tributarie, i tributi locali, la prevalenza di contributi previdenziali e assistenziali e relative sanzioni; triennale per il bollo auto.

In ogni caso, la notifica di particolari atti interrompe il decorso della prescrizione, che ricomincia poi a decorrere di nuovo; inoltre, esistono eventi che determinano la sospensione della prescrizione com’è accaduto con le due sospensioni disposte a causa del COVID-19.

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