Fondo perduto, partono gli aiuti per commercianti, artigiani e Pmi

Fondo perduto, partono gli aiuti per commercianti, artigiani e Pmi
Fondo perduto, partono gli aiuti per commercianti, artigiani e Pmi
di Michele Di Branco
Domenica 14 Giugno 2020, 00:56 - Ultimo agg. 16:58
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Il piatto è succulento: 6,1 miliardi di euro. Ma non c’è alcuna fretta di presentarsi al buffet. Da lunedì commercianti, artigiani e piccoli imprenditori in difficoltà con ricavi e compensi fino a 5 milioni di euro potranno richiedere i contributi a fondo perduto introdotti dal decreto Rilancio messo a punto nelle settimane scorse dal governo Conte per contrastare gli effetti pesanti che l’emergenza Coronavirus ha prodotto sull’economia italiana. Lo ha annunciato ieri il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ricordando che potranno beneficiarne tutti coloro «che hanno subito un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente di almeno un terzo». 

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Tuttavia, come detto, non si dovranno fare file, né ci si dovrà precipitare a fare la domanda telematica. «Domani – ha garantito infatti lo stesso Ruffini, regista dell’operazione – non c’è alcun click day perchè i richiedenti potranno avanzare la richiesta di ristoro per 60 giorni proprio a partire dal 15 giugno, che non è l’unico giorno in cui si può presentare la domanda». 
Come a dire che ci sono ben due mesi di tempo per chiedere i soldi, all’interno di una operazione che, dunque, terminerà intorno a Ferragosto. Ci sarà più tempo, invece, nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto: l’istanza può essere presentata a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto Molto rapidi i tempi per incassare i fondi. A chi farà richiesta dei contributi a fondo perduto verrà accreditato il contributo dall’Agenzia delle Entrate entro una decina di giorni, dopo che saranno stati completati i necessari controlli. «La domanda dovrebbe essere semplice nella sua compilazione», ha aggiunto Ruffini spiegando che avverrà «attraverso una procedura che abbiamo realizzato con Sogei direttamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, o tramite una domanda precompilata dai software gestionali che utilizzano imprenditori, partite iva e i loro intermediari fiscali tramite il servizio Entratel messo a disposizione sempre dalla Agenzia delle Entrate». 

E per evitare qualunque dubbio, nelle ultime ore gli uomini del fisco italiano hanno messo nero su bianco una circolare con le specifiche tecniche dell’operazione. Tra i chiarimenti, l’Agenzia specifica che l’accesso al contribuito a fondo perduto è aperto anche alle aziende esercenti attività agricola o commerciale in forma di impresa cooperativa e, a determinate condizioni, alle società di professionisti. E ancora, prosegue la Circolare, tra i beneficiari del contributo possono rientrare anche i soggetti che applicano il regime forfetario previsto dalla legge n. 190/2014. Viene inoltre chiarito che il contributo spetta anche a chi esercita attività d’impresa o di lavoro autonomo, anche se lavoratore dipendente o pensionato, in relazione alle attività ammesse al contributo stesso. Altra novità importante: Il contributo a fondo perduto sarà erogato anche ai soggetti che hanno iniziato l’attività, a partire dal 1° gennaio 2019 , per un importo almeno pari alla soglia minima di mille euro per le persone fisiche e di duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. 

Rientrano tra i beneficiari del contributo anche i soggetti che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni che già versavano in uno stato di emergenza per eventi calamitosi alla data di insorgenza della pandemia. Per questi soggetti, infatti, date le difficoltà economiche, non è necessaria la verifica del calo di fatturato. In pratica, in questi casi, il contributo a fondo perduto Covid-19 spetta anche se, ad esempio, l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 fosse pari a zero euro.
 
Pertanto, in questa circostanza, spetterà il contributo minimo. Sono invece esclusi i contribuenti la cui attività sia cessata alla data di presentazione della domanda di accesso al contributo. Per la prima volta l’Agenzia delle Entrate si trasforma in Agenzia delle Uscite, in nuovo ruolo ma sempre al servizio del contribuente. In grado cioè di gestire i flussi in uscita e ovviamente quelli legati alla riscossione delle tasse. Per aumentare l’efficienza e consentire un rapido ristoro a chi ha dovuto subile i danni del blocco delle attività.
 

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