«È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno». Gianni Lettieri, presidente di Atitech S.p.A., cita un verso di Pablo Neruda per raccontare lo sviluppo della società indipendente di manutenzione aeronautica più grande del mercato Europa, Medio Oriente e Africa. La platea della convention che si è tenuta oggi all’Hilton Rome Airport di Fiumicino era costituita dai circa 900 dipendenti ex Alitalia Maintenance che dal 1° novembre indossano ufficialmente la casacca Atitech. Un calcio d’inizio ufficiale dopo l’operazione di acquisizione attraverso la quale la Mro (Maintenance, Repair and Overhaul) di Capodichino si è aggiudicata gli asset di manutenzione della ex compagnia di bandiera.
Con questa operazione Atitech raddoppia di fatto le capacità. Ai 5 hangar di Capodichino si aggiungono i 4 di Fiumicino con 6 linee di produzione per gli aeromobili «narrow body» e 5 per i «wide body».
Ospite dell’evento Gianni Letta che nel 2009 – quando Meridie, la investment company di Gianni Lettieri, acquistò Atitech – era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il giornalista e politico ha ricordato la sua partecipazione ai tavoli sindacali per raggiungere un protocollo d’intesa. «L’avventura di Gianni Lettieri nel mondo aeronautico è iniziata allora – ha detto Letta – Lettieri è un imprenditore vero, un innovatore attento e capace. Ricordo la sua determinazione durante le negoziazioni, perché voleva fortemente questa azienda e voleva capire come funzionava». Testimonial della convention il maratoneta Stefano Baldini, classe 1971, campione olimpionico ad Atene 2004. Nel suo intervento ha fatto un parallelismo tra l’impegno necessario per una gara di resistenza come la maratona e la determinazione che richiede il raggiungimento dei risultati in campo professionale.