Green pass, Assoviaggi: «La confusione sulle regole affossa il turismo»: Prenotazioni e agenzie di viaggio ferme

Green pass, Assoviaggi: «La confusione sulle regole affossa il turismo»: Prenotazioni e agenzie di viaggio ferme
Green pass, Assoviaggi: «La confusione sulle regole affossa il turismo»: Prenotazioni e agenzie di viaggio ferme
Domenica 25 Luglio 2021, 09:20 - Ultimo agg. 26 Luglio, 10:58
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«Il danno è fatto. La confusione informativa di questi ultimi giorni sul Green pass ha scatenato il caos, creando una profonda incertezza ed allarmismo ingiustificato tra i viaggiatori che ha determinato un crollo delle prenotazioni e numerose cancellazioni, affossando ancora una volta il turismo organizzato, che era timidamente ripartito appena a giugno». Così Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi, l'associazione che riunisce le agenzie di viaggio e le imprese del turismo organizzato Confesercenti. «Il nostro è un drammatico grido di allarme - prosegue Rebecchi - di fatto il nostro settore è stato fermo per diciotto mesi, questa ulteriore e pesantissima battuta di arresto getta nello sconforto più profondo agenzie di viaggi e tour operator, un settore che conta oltre 86.000 addetti e che rischia, senza un sostegno adeguato, di scomparire».

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«Per questo - sottolinea il presidente - chiediamo con forza al Governo e al ministro del Turismo Garavaglia di agire tempestivamente a favore di queste imprese ormai al collasso e ribadiamo, come ha detto lo stesso premier Draghi, che i ristori ed i sostegni previsti per le discoteche siano rivolti anche al settore del turismo organizzato.

In particolare, chiediamo l'immediato 'sbloccò del decreto ministeriale relativo al periodo agosto - dicembre del 2020, che è stato pubblicato già da due mesi mentre le imprese sono ancora in attesa dei ristori, perché il provvedimento di applicazione non è mai arrivato. Inoltre, occorre l'immediato rifinanziamento dello stesso fondo per tutto il 2021, oltre alla necessaria estensione degli ammortizzatori sociali ed alla proroga del credito d'imposta - oggi previsto fino al 31 luglio - almeno fino ad aprile 2022». «I prossimi mesi rischiano di mettere definitivamente in ginocchio le nostre imprese - conclude Rebecchi - la possibilità di chiudere i battenti per sempre è sempre più vicina: non c'è davvero più tempo da perdere, servono interventi immediati per salvare il turismo organizzato sia incoming che outgoing». 

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