Il Governo prepara un nuovo decreto Sostegni da 2 miliardi per discoteche e turismo

Il Governo prepara un nuovo decreto Sostegni da 2 miliardi per discoteche e turismo
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 09:30
2 Minuti di Lettura
(Teleborsa) - Giovedì in Consiglio dei Ministri è atteso un nuovo decreto per fornire aiuti su misura ai settori più direttamente colpiti dalle misure restrittive legate all'ultima ondata pandemica. Si tratta quindi di discoteche e gli spettacoli alle prese con i limiti alle capienze, oltre che sugli operatori in particolare difficoltà nel turismo, a partire da agenzie di viaggio e tour operator. A disposizione del Governo ci sono circa 2 miliardi di euro, provenienti in parte dai fondi speciali dei ministeri previsti in Legge di Bilancio, in parte dal rinvio di qualche stanziamento meno urgente per liberare spazi fiscali immediati. Per il turismo, si lavora anche con le risorse previste nella legge di Bilancio, un fondo ad hoc di 150 milioni.

A chiedere aiuto sono stati anche i Comuni italiani attraverso una lettera inviata al ministro dell'Economia, Daniele Franco, da parte del presidente dell'Anci, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in cui sono stati elencati i problemi più urgenti che pesano sui conti locali. Nei calcoli degli amministratori locali valgono un miliardo e mezzo abbondante: 550 milioni, in particolare, sono legati ai riflessi del caro bollette (i Comuni pagano poco meno di 2 miliardi all'anno in tempi normali per luce e gas), per ora privo di ombrello nel caso degli enti pubblici, 500 milioni per i Comuni e 70 per le Città metropolitane per i cosiddetti "fondoni" che nel 2020 e 2021 hanno compensato il crollo delle entrate e l'aumento delle spese emergenziali, mentre il freno al turismo rischia nei loro calcoli di portare un nuovo buco da 200 milioni per la mancata imposta di soggiorno. Infine, altri 200 milioni servirebbero poi per sostenere le partecipate, a partire dal trasporto locale che continua a contare un calo dei passeggeri ora anche obbligati al super green pass.

Nel frattempo il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa a palazzo Chigi, ha frenato le richieste di chi chiedeva una nuova Cig covid fino a marzo: a gennaio, ha ricordato Draghi, è entrata in vigore la riforma degli ammortizzatori sociali targata Orlando che ha esteso i sussidi anche alle micro imprese del terziario. Non è però stata del tutto escluso che possa comunque arrivare una sorta di cassa "di prosecuzione" (ma non sono ancora chiari i contorni) a sostegno delle imprese in questo momento più in affanno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA