Ita, Msc affianca Lufthansa per la maggioranza: l’offerta è sul tavolo del Tesoro

Msc affianca Lufthansa per la maggioranza di Ita. L’offerta è sul tavolo del Tesoro
Msc affianca Lufthansa per la maggioranza di Ita. L’offerta è sul tavolo del Tesoro
di Umberto Mancini
Martedì 25 Gennaio 2022, 10:00
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Msc e Lufthansa scendono in campo per Ita. Il gruppo crocieristico guidato da Gianluigi Aponte ha annunciato a sorpresa di voler acquistare una quota di maggioranza della compagnia tricolore insieme al colosso tedesco. Un'offerta presentata al Tesoro che dovrebbe comunque restare con una partecipazione. «Msc - dice un comunicato ufficiale - si pone l'obiettivo di realizzare una partnership con il governo italiano e la compagnia Lufthansa come partner industriale del progetto. Lufthansa ha già manifestato il suo interesse a prendere parte all'iniziativa». Se la mossa dei tedeschi era nell'aria - il Messaggero aveva anticipato il piano di Francoforte il 7 gennaio - quella di Msc è arrivata all'improvviso, svelando tra l'altro l'intesa raggiunta proprio con il gigante tedesco che punta ad avere fino al 40% del vettore nazionale. 

Lo sbarco in forze di Msc, gruppo fondato da Aponte, armatore sorrentino e tra gli uomini più ricchi al mondo, è una ottima notizia per Ita e il Tesoro, azionista unico della compagnia.

Msc è un colosso mondiale nel trasporto passeggeri e merci, con un fatturato di 30 miliardi, oltre 100mila dipendenti e più di 600 tra navi e traghetti. Senza contare i 62 terminal portuali e la gigantesca rete infrastrutturale e i 2 miliardi di dollari di margine lordo ogni mese. Il gruppo ha motivato il proprio interesse con l'obiettivo di «attivare sinergie per entrambe le società sia nel settore cargo che passeggeri». 

Msc e Lufthansa hanno espresso il desiderio che il governo italiano mantenga una quota di minoranza all'interno della società. Inoltre, hanno chiesto 90 giorni di esclusiva per lavorare alla definizione del nuovo assetto e per mettere a punto l'offerta definitiva. Ita Airways, secondo gli ultimi dati resi noti dal presidente esecutivo Alfredo Altavilla, ha attualmente 2.235 dipendenti, un fatturato di circa 90 milioni di euro e ha trasportato dal debutto circa 1,2 milioni di passeggeri, con una flotta di 52 aerei. Una start up che ha nel suo portafoglio anche il brand Alitalia, pagato 90 milioni di euro, che, sempre nelle intenzioni del vertice di Ita, verrà utilizzato nelle rotte internazionali e per valorizzare ulteriormente la compagnia.

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Il coinvolgimento di Msc, che ha il proprio quartier generale a Ginevra ma la direzione a Napoli, ha un illustre precedente: ai tempi dei cosiddetti capitani coraggiosi proprio l'armatore Aponte si fece avanti per la partita Alitalia per poi abbandonare il campo. Ora il ritorno di fiamma insieme ad un partner industriale solido che proprio ieri, curiosa coincidenza, ha avuto il via libera dalla Ue a procedere a nuove acquisizioni.

Lufthansa - spiegano da Bruxelles - ha rimborsato «oltre il 75% dell'aiuto» di Stato ricevuto dal governo per la sua ricapitalizzazione. Cade quindi «il divieto sulle acquisizioni» imposto alla compagnia nel 2020. A dirlo è stato un portavoce della Commissione europea, rispondendo proprio a una domanda sull'ipotesi di un'acquisizione di Ita da parte di Lufthansa. La portavoce ha ricordato che il 25 giugno 2020 Bruxelles ha approvato il piano del governo tedesco per contribuire con 6 miliardi di euro alla ricapitalizzazione di Lufthansa. 

C'è da dire che ben prima del via libera europeo, dato per scontato dal colosso tedesco, il potente ceo del gruppo, Carsten Spohr, aveva avviato i contatti con la compagnia di bandiera italiana, intensificando il dialogo con il presidente Altavilla. Proprio l'ex top manager Fiat, se l'operazione andrà in porto, potrà dire di aver messo insieme due big dei rispettivi settori. Msc, numero uno al mondo per il trasporto marittimo dei container con scali in 500 porti, può dare un fortissimo impulso al cargo di Ita che, a sua volta, può trasportare i croceristi sulle rotte di lungo raggio toccate dalle navi di Aponte. Per non parlare dei charter che possono essere attivati proprio per sviluppare il turismo. 

Tra i dati più rilevanti anche Il fatto che Ita resterebbe a trazione italiana. Una operazione che piace ai sindacato, Fnta in testa, dopo il travaglio degli ultimi due anni.

Non è escluso che a stretto giro venga convocato un cda straordinario dal presidente e, subito dopo, venga aperta la data room. Non è un mistero che Altavilla, molto impegnato in questi mesi a cucire rapporti, voglia chiudere in fretta e anche la compagnia di Francoforte, rimasta scottata in più di una circostanza, ha l'obiettivo di arrivare a nozze prima possibile. La parola ora passa al Tesoro che dovrà esaminare la proposta qualitativa e quantitativa. 

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