Italia-Germania, nuovo record: nel 2022 scambi per 168 miliardi

Per l'Italia la Germania è il primo partner negli scambi internazionali

Una fermata dell'U bhan a Berlino con la vetrofania della Porta di Brandeburgo
Una fermata dell'U bhan a Berlino con la vetrofania della Porta di Brandeburgo
Gianni Molinaridi Gianni Molinari
Giovedì 23 Marzo 2023, 15:31 - Ultimo agg. 16:01
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Nel 2022, con 168,5 miliardi di euro, i rapporti economici bilaterali hanno segnato un nuovo massimo assoluto, con uno degli aumenti più consistenti degli ultimi anni.

Per l'Italia la Germania è il primo partner negli scambi internazionali.

Tutti i settori perno della partnership italo-tedesca in crescita in termini monetari, ma con dinamiche diverse nei volumi. Performance senza precedenti per Lombardia e Baden-Württemberg.

Dopo il record di 142,6 miliardi complessivi del 2021, nell’anno appena concluso l’interscambio italo-tedesco ha segnato un nuovo massimo storico. 

Secondo i dati Istat, il valore complessivo si è attestato su 168,5 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 18% rispetto al 2021.

Lo scorso anno le esportazioni italiane verso la Germania hanno toccato quota 77,5 miliardi di euro (+15,8%), e anche l’import ha registrato una crescita sostenuta, pari al 20,2%, salendo a 91 miliardi.

La Germania si riconferma così primo partner commerciale per l’Italia, con un distacco di ben 57 miliardi dalla seconda posizione occupata dalla Francia, mentre l’Italia si posiziona al sesto posto tra i partner tedeschi. 

A livello regionale, confermano il proprio ruolo di traino per i rapporti commerciali le regioni del Nord Italia (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna in testa) e i Länder più industrializzati (Baden-Württemberg, Baviera e Renania Settentrionale-Vestfalia). In Italia, cresce ulteriormente il ruolo della Lombardia, che con oltre 56 miliardi arriva a valere un terzo dell’intero interscambio bilaterale, mentre dalla prospettiva tedesca si osservano livelli record in Baden-Württemberg, che supera la Baviera e si attesta al primo posto tra i Länder. 

«Il 2022 è stato un anno particolarissimo per la varietà di fattori in gioco nel contesto economico europeo e globale. La guerra in Ucraina non ha danneggiato la partnership italo-tedesca: la crescita dei rapporti bilaterali è reale, e si inserisce, del resto, in un trend iniziato prima della pandemia e in una dimensione di relazioni consolidate e strutturali», ha dichiarato Jörg Buck, Consigliere Delegato AHK Italien. «I valori monetari e quantitativi dell’interscambio ci restituiscono un quadro complesso e variegato, in linea con la volatilità delle dinamiche che hanno caratterizzato l’anno appena concluso. Oltre al rientro delle catene del valore in Europa già evidenziato a più riprese nelle nostre analisi del contesto italo-tedesco, non si può trascurare il ruolo ricoperto da fenomeni di portata globale, primi tra tutti l’andamento dell’inflazione, la carenza di materie prime e la crisi energetica».

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