Iva, ​Conte: «Il taglio costa, valutato per breve lasso di tempo». Visco: riforma fisco sia complessiva

Iva, Conte: «Il taglio costa, valutato per breve lasso di tempo»
Iva, ​Conte: «Il taglio costa, valutato per breve lasso di tempo»
Lunedì 22 Giugno 2020, 16:22 - Ultimo agg. 21:49
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Il taglio dell' Iva costa e per questo, considerata la situazione dei conti pubblici italiani, pur nella massima flessibilità garantita quest'anno dall'Unione europea, una riduzione, se ci sarà, sarà per un «breve periodo di tempo». Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, torna così sulla misura annunciata al termine degli Stati generali dell'economia, in molti casi la più attesa da consumatori e piccole imprese, e ne precisa la potenziale portata, ridotta nel tempo sull'esempio della Germania che ha scelto di tagliarla per un periodo limitato di sei mesi. 

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Ogni punto di aliquota costa infatti, secondo le stime dello stesso governo, oltre 4 miliardi nel caso di un taglio dal 22% al 21% e quasi 3 miliardi dal 10% al 9%. Cifre considerevoli anche per una riduzione minima, che rendono l'operazione «decisamente complessa», come spiegato dal viceministro dell'Economia, Antonio Misiani. E che andrebbe inserita, secondo il numero uno della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in una riforma fiscale di ben più ampio respiro. L'invito arrivato dal governatore proprio all'indomani dell'annuncio del premier è ad «una visione complessiva» del sistema fiscale italiano e «non imposta per imposta». Così come complessiva deve essere anche la gestione dei fondi europei, da non disperdere in mille rivoli, ma da spendere «bene e in progetti utili». La «vecchia storia» dell'evasione, dell'illegalità e della criminalità organizzata è ancora attuale e di grandi dimensioni e «si trasforma in un carico fiscale molto pesante per chi le tasse le paga», ha ribadito Visco. Non a caso, dopo l'impegno a favore dei pagamenti digitali dimostrato con la legge di bilancio, Conte ha insistito ancora sul 'piano cashless' voluto dal governo e che potrebbe ora essere legato proprio al taglio dell' Iva. «Sono testardo. Lo dobbiamo realizzare quanto prima. E vediamo se collegarlo anche a un lieve intervento sull' Iva ancorchè momentaneo. Sarebbe una modalità incentivante, dolce e gentile per attivare il piano di pagamento digitale», ha spiegato il premier. Che sia a tempo o selettivo, il taglio prospettato incontra per il momento il favore di Matteo Salvini, secondo cui «ogni taglio delle tasse avrà l'appoggio della Lega». Prende le distanze invece Mara Carfagna che parla di «un numero a effetto» voluto da Conte a conclusione delle riunioni di Villa Pamphili. Sulla stessa linea del vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: «mi pare che già i partiti di Governo siano schierati contro. Mi pare una proposta già finita», afferma, facendo riferimento al presunto scetticismo di parti della stessa maggioranza, Pd compreso. Le differenze tra i partiti che sostengono il governo effettivamente ci sono tutte: dentro Leu Federico Fornaro invoca una riforma fiscale organica a favore dei redditi medio bassi, mentre Francesco Scoma di Italia Viva chiede «un grande shock fiscale a vantaggio di imprese e partite Iva». Nel mondo produttivo, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, denunciando un calo dei consumi del 30% per gli effetti del coronavirus, plaude all'idea purchè «non sia una misura eccessivamente provvisoria», puntualizza. I sindacati chiedono anche loro una riforma fiscale complessiva e più equa, mentre la viceministra dell'Economia, Laura Castelli, promette che da gennaio 2021, quindi con la nuova legge di bilancio, ci sarà un intervento più organico di riforma per la riduzione delle tasse, Irpef compresa. Ad attendere i prossimi passi concreti del governo è intanto Bruxelles, cui spetterà l'eventuale giudizio sulla misura, considerando che la linea privilegiata dalla Commissione europea è solitamente quella di spostare l'imposizione fiscale dalla produzione e dal lavoro ai consumi. «Noi valutiamo le proposte dei Paesi quando ci vengono formulate nei bilanci, o in futuro nei piani di recovery, quindi faremo lo stesso con una proposta di questo genere quando ci verrà presentata», ha spiegato Paolo Gentiloni.

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