La Doria, gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, società il cui capitale sociale è detenuto per il 65% da società di investimento del fondo Investindustrial VII L.P e da alcuni membri della famiglia Ferraioli per il restante 35%, ha pubblicato il bilancio di sostenibilità 2022.
Il documento nasce con l’obiettivo di illustrare e rendicontare i risultati raggiunti dal gruppo nel 2022 dal punto di vista della sostenibilità applicata a quattro ambiti: l’ambiente, la filiera, la comunità e le persone.
«Il 2022 è stato un anno caratterizzato da alcune importanti difficoltà, dall’aumento dei costi delle materie prime al caro energia con tutte le sue naturali conseguenze. Tuttavia, la nostra azienda ha dimostrato un’incredibile resilienza, raggiungendo traguardi ambiziosi senza al contempo lasciare indietro i nostri principi e obiettivi di sostenibilità - ha dichiarato il Ceo del gruppo La Doria Antonio Ferraioli - Questo straordinario risultato ci rende orgogliosi e fieri, ma anche consapevoli di quanto la nostra crescita debba essere sostenibile e della nostra responsabilità nei confronti della terra, della filiera, delle comunità e dei territori di riferimento e delle persone che scelgono ogni giorno di dedicare il loro operato alla nostra azienda. Siamo felici dei risultati raggiunti nel 2022, ma siamo convinti che ci sia sempre margine di miglioramento ed è per questo che per il 2023 abbiamo già pianificato numerose iniziative e attività che contribuiranno a consolidare ulteriormente la nostra cultura della sostenibilità».
I risultati e gli obiettivi sono orientati alla lotta al climate change, alla gestione responsabile della filiera, a generare un impatto positivo sulle comunità di riferimento e a costruire una cultura aziendale fondata su inclusione e diversità. Nel 2022 il gruppo ha raggiunto il 44% del fabbisogno energetico autoprodotto, il -10.8% di CO2 grazie al recupero termico ed energetico, il 98% dei rifiuti recuperati, ha ottenuto la certificazione social Footprint per la filiera del pomodoro e ha erogato 17mila ore di formazione ai dipendenti. Per il 2023, sono stati sottoposti a validazione gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 alla Science Based Targets initiative (SBTi): -48% di CO2 equivalente in 10 anni.
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