La farmacia digitale nata nella «Silicon Valley» flegrea: la storia di Francesco Zaccariello

Classe 1988, nato e cresciuto a Napoli, ha conseguito la laurea magistrale alla Federico II

Francesco Zaccariello
Francesco Zaccariello
di Emiliano Caliendo
Mercoledì 26 Aprile 2023, 18:48 - Ultimo agg. 18:54
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Poco meno di 6 milioni di italiani con capacità imprenditoriali hanno scelto di trasferirsi all’estero, dove è più facile trovare porte aperte, meno burocrazia e retribuzioni più alte. Ma il fenomeno è anche interno: nel 2021 sono stati circa 112mila i trasferimenti dal Sud al Nord Italia. La storia di Francesco Zaccariello è quella di un modello in controtendenza: ha fondato una start-up di successo nella sua città, Napoli, poi entrata in una dei più grossi e-commerce farmaceutici in Europa – Atida, di cui è diventato managing director per l’Italia - dimostrando che si può fare impresa ed attrarre investitori internazionali anche al Sud, grazie al digitale.

Zaccariello, classe 1988, nato e cresciuto a Napoli, ha conseguito la laurea magistrale in Farmacia all’Università Federico II. Nel 2012 ha fondato eFarma, la farmacia online italiana di riferimento per l'acquisto di prodotti del comparto health & beauty. Nel 2021 Zaccariello ha annunciato di aver venduto eFarma ad Atida, una delle principali piattaforme sanitarie online in Europa, con 4 milioni di clienti e oltre 700 dipendenti.

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Oggi Zaccariello si occupa di seguire le prestazioni e lo sviluppo di Atida per l'Italia. Si occupa anche di imprenditoria: è Business Angel, è stato nominato tra i migliori CEO del 2021 da Forbes ed è parte dal 2023 del Club degli Investitori, community di oltre 300 imprenditori, manager e professionisti che investono in startup, scale-up e PMI innovative.

Allora, chi è Francesco Zaccariello e come nasce eFarma?

«Sì, sono attualmente l’amministratore delegato di Atida eFarma.

Facciamo parte di un gruppo europeo, il terzo player in Europa, che si occupa della vendita online di farmaci senza obbligo di prescrizione; siamo un e-commerce farmaceutico. Io sono un farmacista e ho fondato quest’azienda circa dieci anni fa con l’idea di digitalizzare l’esperienza d’acquisto in farmacia. È nata come una start-up nella provincia di Napoli con la volontà di creare una web company nel settore farmaceutico. Siamo cresciuti velocemente e nel 2021 siamo entrati a far parte del gruppo Atida che opera in tutta Europa».

Ecco, qual è il vostro modello di business? Vendete farmaci al dettaglio? Sostituite un po’ il ruolo di quelle che sono le farmacie?

«Il nostro modello è un modello di business B2C: noi acquistiamo i prodotti dalle industrie farmaceutiche, per poi stoccarli all’interno dei nostri magazzini. Abbiamo un catalogo online di circa sessantacinquemila prodotti, abbiamo un pricing competitivo, diamo l’opportunità di acquistare in tutta Italia - e anche nel resto d’Europa - con spedizione gratuita in 24/48 ore. Non vogliamo assolutamente sostituirci alla farmacia fisica, in quanto online è possibile acquistare esclusivamente farmaci senza obbligo di prescrizione, integratori o cosmetici e tutti i prodotti per la cura sia della persona che degli amici a quattro zampe».

Tornando alla storia di eFarma, da giovane imprenditore del territorio napoletano, ricostruiamo un po’ le tappe, la storia di eFarma e se ci sono stati momenti nel corso della tua storia imprenditoriale che ha vissuto con difficoltà, anche personale, in un territorio dove tutto è più difficile che altrove.

«Allora, circa dodici anni fa avevo il desiderio di creare la mia azienda: un’azienda digitale, quindi una web company che generasse il 100 percento del suo fatturato online. Avevo il desiderio di non andar via dall’Italia, di non andare al nord Italia, ma di creare la mia azienda sul mare – perché sono un grande appassionato sia di nautica ma, soprattutto, di questo fantastico posto in cui viviamo – e volevo realizzare un’azienda nell’ambito farmaceutico in quanto mi sono laureato in farmacia e quindi volevo proseguire nel coniugare la mia professione con la mia passione. Così nasce eFarma. Ti confesso che le difficoltà non sono state poche, sono entrato in un settore molto chiuso, un settore ancora acerbo all’epoca e, soprattutto, un settore – sia quello farmaceutico ma, soprattutto, quello digitale – in cui dieci/undici anni fa era molto complesso trovare risorse umane che avessero competenze in quest’ambito. Quindi, così è iniziata un po’ questa fantastica avventura».

Quando c’è stata la svolta?

«Una prima svolta c’è stata nel 2016, in quanto siamo stati un po’ dei precursori anche rispetto alla normativa. Quando ho fondato eFarma non era possibile vendere online farmaci da banco. Abbiamo fondato quest’azienda con l’idea di essere dei precursori in questo settore, e ci siamo riusciti perché eFarma è nata tra il 2011 e il 2012 e l’Italia, proprio nel 2016, si è adeguata ad una normativa europea che consente di vendere online i farmaci senza obbligo di prescrizione. Quindi, quello è stato il primo step. La mia azienda è cresciuta tanto nel periodo antecedente alla diffusione della pandemia. Un periodo durissimo perché abbiamo affrontato sia dei momenti difficili - come tutti quanti – ma anche un incremento sulle vendite, che molto spesso, per un’azienda giovane, non è qualcosa di semplice da gestire. Non è stato semplice ma ci ha fatto crescere tantissimo in quel momento».

La vostra sede operativa si trova in un luogo incantevole: siete al centro dei Campi Flegrei, nella frazione di Baia (Comune di Bacoli ndr). Una scelta casuale o meno?

«Sì, diciamo che non è stata una scelta casuale, mi è sempre piaciuto pensare di poter creare una piccola Silicon Valley nei Campi Flegrei. Mi è sempre piaciuto quest’abbinamento del mare e del digitale, sia perché sono un appassionato di digitale ma sono un appassionato anche del mare e di tutto ciò che ci offre questo fantastico paesaggio. E Quindi, grazie al supporto di imprenditori locali – anche del Gruppo Fiart in cui ci troviamo – siamo riusciti a sviluppare questa fantastica realtà. Una fantastica realtà in cui abbiamo un solarium dove molti sviluppatori riescono a lavorare anche al sole, all’area aperta; inoltre siamo dotati anche di una sleep box per i dipendenti. Stiamo continuando ad espandere la nostra struttura: apriremo altri 4000 metri quadri prima dell’estate. La soddisfazione più grande è quella di essere riusciti negli ultimi anni a riportare a casa diversi talenti. Si parla spesso della fuga dei cervelli e si parla poco del rientro dei cervelli. Io penso che dopo la pandemia abbiamo visto un processo migratorio al contrario. Quindi, tanti ragazzi che dieci/quindici anni fa, dal Sud Italia, dalla Campania o dalla provincia di Napoli, sono andati in giro nel resto d’Europa, nel Nord Italia, in cerca di lavoro e, soprattutto, di crescita – personale e professionale – dopo la pandemia, hanno dato via ad un fenomeno inverso. Ma questo fenomeno è molto interessante perché non solo riporta a casa dei talenti, ma sono talenti che possono dare tanto ad altri collaboratori. Io ho diverse testimonianze in azienda del fatto che ci hanno aiutato a crescere velocemente».

Se dovesse immaginare un obiettivo futuro prossimo personale, ma soprattutto per eFarma, quale sarebbe la prossima sfida da affrontare?

«Per eFarma mi auguro che l’azienda riesca ancora a crescere, e riesca a crescere indipendentemente dalla mia figura, dalle singole persone ma dal gruppo e diventi sempre di più un valore per questo fantastico territorio che è il comune di Bacoli. Per quanto riguarda me, mi piace sempre pensare che il meglio deve ancora venire. Il mio desiderio è continuare a sviluppare quella che è l’industria del digitale in Campania, facendo networking, attraendo ancora investitori. Quindi, sicuramente facendo crescere maggiormente Atida. E perché, in futuro, non pensare anche di sviluppare altre nuove start-up?».

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