Laurea abilitante come esame di stato, la riforma nel Recovery: tutte le misure nella bozza

Laurea abilitante come esame di stato, la riforma nel Recovery: tutte le misure nella bozza
Laurea abilitante come esame di stato, la riforma nel Recovery: tutte le misure nella bozza
Venerdì 23 Aprile 2021, 18:45 - Ultimo agg. 8 Maggio, 16:44
3 Minuti di Lettura

Anche la «riforma delle lauree abilitanti» trova spazio nelle "missioni" del Recovery Plan italiano, secondo l'ultima bozza. «La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l'abilitazione all'esercizio delle professioni - si legge nel testo -, rendendo l'esame di laurea coincidente con l'esame di stato, con ciò rendendo semplificando e velocizzando l'accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati».

Sono previste per le 16 di lunedì 26 aprile nell'Aula della Camera le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Dopo l'intervento di Draghi si terrà il dibattito generale, ma non si procederà subito alla votazione delle risoluzioni. Questa fase, infatti, si terrà martedì 27 aprile: alle 11 avrà luogo la replica del presidente del Consiglio, seguita dalle dichiarazioni di voto e dalla votazione delle risoluzioni. Nel pomeriggio Draghi si trasferirà in Senato, dove parlerà dalle 16 con voto in serata.

 

Le altre misure nella bozza

Dal 2022 stop a quota 100

«In tema di pensioni, la fase transitoria di applicazione della cosiddetta Quota 100 terminerà a fine anno e sarà sostituita da misure mirate a categorie con mansioni logoranti». Lo si legge nella bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Rete veloce a 8 milioni di famiglia

Internet veloce su tutto il territorio nazionale entro il 2026. L'obiettivo del Pnrr in materia di digitalizzazione è di portare connessioni a 1 Gbps a oltre 8 milioni di famiglie, 9 mila scuole, 12 mila ospedali e nelle 18 isole minori. Lo si legge nella bozza del Recovery plan che sarà all'esame del Cdm domani.

Sistema certificazione parità di genere

Spunta un nuovo «Sistema nazionale di certificazione della parità di genere» con uno stanziamento di 100 milioni nell'ultima bozza del Recovery Plan: l'obiettivo è definire un sistema che «accompagni e incentivi le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il gap di genere in tutte le aree maggiormente »critiche« (opportunità di crescita in azienda, parità salariale, gestione delle differenze di genere, tutela della maternità)». Il sistema sarà aperto a tutte le imprese nella fase sperimentale, fino a giugno 2026 sarà agevolata per le Pmi e le microimprese, e accompagnata da servizi di assistenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA