A dispetto degli effetti negativi delle tensioni nell’Est Europa sul comparto manifatturiero, le imprese del Mezzogiorno si rivelano resilienti alla crisi ucraina. Oltre che ai rincari energetici. Prevedendo per il mese di aprile 94.360 assunzioni, per una crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 pari a +25mila unità. Con la Campania che fa da traino con 29.660 lavoratori pronti a essere inseriti in azienda (+7mila anno su anno).
Sono i dati raccolti nel nuovo Bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, le cui stime fanno leva su interviste che hanno coinvolto tra il 24 febbraio e il 10 marzo circa 113mila imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti e iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio. Complessivamente, ad aprile sono previste circa 368mila assunzioni a livello nazionale, favorite principalmente dai servizi dove i nuovi ingressi si rivelano in crescita del 7,5% rispetto al mese di marzo (+19mila) e del 39,1% rispetto allo stesso periodo del 2021 (74mila).
Diverso il caso del manifatturiero che, come anticipato in apertura, sta subendo l’impatto non solo della crisi russo-ucraina ma anche dei rincari dei costi energetici e delle materie prime. Stando alle elaborazioni di Unioncamere e Anpal, il settore incassa infatti una riduzione del -8,5% delle entrate stimate rispetto al mese di marzo (-6mila) e del -5,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-4mila). Lo stesso vale per le costruzioni che frenano rispettivamente del -9,4% sul mese e del -19,5% sull’anno.
Quanto invece alla tipologia di contratti, prevalgono in generale quelli a tempo determinato (199mila ingressi previsti nel mese), seguiti da quelli a tempo indeterminato (72mila), i contratti di somministrazione (41mila), i contratti non alle dipendenze (23mila), i contratti di apprendistato (21mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (8mila) e i contratti di collaborazione (4mila).
L’analisi geografica mostra infine la Lombardia in testa alla classifica per numero di assunzioni previste nel mese di aprile (71.520), seguita da Veneto (38.540), Emilia Romagna (34.730), Lazio (32.170), Toscana (27.110) e Campania (29.660). Nel confronto rispetto a un anno fa, invece, primeggia il Mezzogiorno con +25mila ingressi stimati. Per il Nord est si contano +20mila individui pronti a essere inseriti nel mondo del lavoro, per il Centro +11mila e per il Nord ovest +6mila. In questo caso, la Campania guadagna il terzo posto del podio con +7mila ingressi, affiancata da Toscana (+7.710) e Veneto (+8.430).