A Maratea tornano i «libbani»
le corde che vengono dal passato

Un progetto per far nascere a Maratea la Nuova Libbaneria Mediterranea come impresa sociale di comunità al femminile

Alcuni dei protagonisti del progetto e le produzioni con i libbani
Alcuni dei protagonisti del progetto e le produzioni con i libbani
Sabato 10 Giugno 2023, 19:05
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Si chiama “Intrecci di comunità” il progetto sostenuto da Fondazione con il Sud e Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, nell’ambito del bando Nel cuore del sud presentato oggi a Maratea e ha l'obiettivo di recuperare la produzione dei libbani, antiche corde vegetali prodotte nella cittadina tirrenica.

Sono intervenuti alla presentazione il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, Antonio Nicoletti (direttore di APT Basilicata) Saverio Primavera (Asset Basilicata), l’Assessore Valentina Trotta del Comune di Maratea, e gli ideatori del progetto Ilaria d’Auria (InMateria APS), Marialuisa Firpo (Liberi Libri) e Angelo Licasale (InMateria APS).

Il progetto ambizioso ha l'obiettivo di far nascere a Maratea la Nuova Libbaneria Mediterranea come impresa sociale di comunità al femminile, per sviluppare una filiera produttiva di artigianato ecosostenibile, di design contemporaneo e turismo esperienziale a partire dal recupero della lavorazione dei “libbani”, le corde vegetali prodotte a Maratea fino alla fine degli anni ‘70.

Il progetto è entrato nel vivo nel mese di marzo con la selezione delle donne beneficiarie.

Un gruppo di 20 donne di Maratea, Lauria, Trecchina e donne ospiti dei centri di accoglienza di Lauria che con entusiasmo hanno iniziato a seguire i laboratori di ceramica, di storytelling e di tecnica tradizionale di produzione.

La storia dei libbani affonda le radici in un passato storico che appartiene alla memoria di tutta la comunità locale. Una microeconomia che storicamente ha permesso la sopravvivenza di molte famiglie e che oggi riacquista valore attraverso la sua rivalutazione. 

Dal 2019 è iniziata l’avventura del recupero della lavorazione dei libbani nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura grazie al progetto Ri-Corda, che già proiettava i libbani verso il futuro in chiave contemporanea e la visione della Nuova Libbaneria Mediterranea.

«Oggi è stato un grande esercizio di comunità: abbiamo toccato con mano l'interesse dei cittadini, delle associazioni, dei partner, dei giornalisti che hanno viaggiato per raggiungere Maratea e ascoltare il nostro racconto» ha detto Ilaria d’Auria - coordinatrice del progetto - al termine dell’incontro.

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