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Bonus 18 anni, FdI smentisce l'abolizione: «Vogliamo solo cambiarlo». Sangiuliano: «Serve soglia Isee»

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Bonus 18 anni, FdI smentisce l'abolizione: «Vogliamo solo renderlo più trasparente ed equo»
Bonus 18 anni, FdI smentisce l'abolizione: «Vogliamo solo renderlo più trasparente ed equo»
Sabato 10 Dicembre 2022, 12:14 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 17:44

Sangiuliano: App18 mostra criticità, serve l'Isee

«L'emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com'è mostra criticità». Parla così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, interpellato dall'Adnkronos sul dibattito intorno all'emendamento di maggioranza alla Legge di Bilancio che prevede, tra le altre cose, l'abrogazione della cosiddetta "18 App", il bonus di 500 euro per i consumi culturali dei giovani che dovrebbe poi essere sostituita da una nuova "Carta Cultura".

«È necessario - dice il ministro - ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica. Penso che vada introdotta una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati. Inoltre occorre mettere a punto un vero meccanismo anti truffe, e bisogna riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali evitando aspetti grotteschi. Su tutto ciò intendo lavorare insieme agli operatori del mondo della cultura per migliorare il sistema. Auspico che nasca una vera carta della cultura per i giovani», conclude Sangiuliano.

Mollicone: fondi App18 restano a filiera

«Fondi della App 18 destinati comunque alla filiera». Ad assicurarlo, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone ( FdI), firmatario dell'emendamento sulla Carta per la cultura destinata ai 18 enni, ospite questa mattina a Sabato 24 su Rainews24.

«L'emendamento che ho presentato - spiega Mollicone - è un emendamento strutturale e riguarda tutte le categorie che di fatto oggi sono beneficiarie dell'App 18: la filiera editoriale, musicale, dei concerti e dello spettacolo dal vivo. Quei soldi, circa 230 milioni di euro, verrebbero spostati sul nuovo Fus, che non si chiamerà più così, ma Fondo Nazionale per lo spettacolo».

Ci saranno quindi, dice Mollicone, «più fondi per il Tax Credit del cinema, per le sale cinematografiche e anche per la filiera del libro con l'istituzione del Fondo del libro, che, tra l'altro, era una proposta anche della precedente maggioranza, con anche fondi per i piccoli editori e le librerie di prossimità. Verrebbero poi rafforzati anche i fondi nazionali per la rievocazione storica, che sono bandi pubblici a cui partecipano le città e non sono mai sufficienti».

Coinvolti sarebbero, ad esempio, anche «i carnevali storici, che insieme alle rievocazioni portano rilancio dei borghi e delle città d'arte, generando turismo e quindi economia. Se si va a vedere gli esiti dei bandi - sottolinea il deputato - sono tutti con lista d'attesa perché le risorse non sono abbastanza. Il fondo più importante ed oneroso - aggiunge - sarebbe poi il Fondo di discontinuità, che noi dall'opposizione abbiamo comunque sostenuto a favore di tutta la filiera artistica e di tutti i lavoratori dello spettacolo, compresi quelli della musica, del teatro, del cinema e della danza» così gravemente colpiti durante il periodo del Covid.

Mollicone (Fdi): App18 è fatta male

«È giusto capire, vedere se deve essere estesa formalmente anche ai libri di testo». Ma non solo. «Lo abbiamo scoperto andando a vedere nei cassetti dei dirigenti - racconta Mollicone - ci sono arrivate segnalazioni dalla Corte dei conti su possibili danni erariali, della Guardia di Finanza e delle Procure che stanno indagando sull'uso fraudolento della Carta. Sarebbero già accertati 9 milioni di euro di frodi al Mic. Manca un report di vigilanza su questo, anche storico. Vuol dire che qualcuno in passato non ha vigilato, Ma è una fake news che noi vogliamo cancellare la Carta».

«Se ci sono proposte migliorative anche da parte dell'opposizione», aggiunge Mollicone, ma «forse hanno paura che gli venga cambiato nome». La App, riassume, «è fatta male. Non siamo contro un provvedimento che possa incentivare il consumo - sottolinea - Noi vogliamo solo un provvedimento più giusto ed efficiente, che si possa estendere nell'applicazione», che «affronti il tema dei libri di testo» e che «non si possa prestare a frodi».

Mollicone (Fdi): non aboliamo la App18

«Non aboliamo la App 18. È una fake news». A dirlo, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone ( FdI), ospite questa mattina di Sabato 24 su Rainews24. «Verrà fatta una nuova Carta - spiega Mollicone - con criteri più trasparenti ed equi, perché c'è anche il tema sociale». La nuova Carta «potrebbe essere legata all'Isee - dice - Poi, oggi ci si comprano i libri di testo e questo non può avvenire perché la carta è erogata dal Ministero della cultura e i libri di testo non sono ammessi. Ma, di fatto, così è diventata un ammortizzatore sociale».

Addio al bonus di 500 euro per i diciottenni voluto dal governo Renzi, e risorse dirottate a spettacolo e cultura. Lo prevede uno dei molti emendamenti della maggioranza alla manovra. In tutto sono oltre tremila, sugli argomenti più disparati, quelli che potrebbero arrivare già oggi in commissione Bilancio, che dovrà decidere sulla loro ammissibilità. La premier Giorgia Meloni annuncia una serie di modifiche volte a sostenere e promuovere, anche nel 2023, gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle aree più critiche. Intanto, con il via libera di Berlino alla ratifica del Mes, il fondo europeo "salva Stati", l'Italia resta l'unico Paese della zona euro a non aver ancora approvato la riforma, che per decollare richiede l'unanimità.

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