Manovra, slitta la lotteria degli scontrini: via la tassa sulle micro vincite

Manovra, slitta la lotteria degli scontrini: via la tassa sulle micro vincite
di Andrea Bassi
Martedì 26 Novembre 2019, 08:27 - Ultimo agg. 21:22
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La lotteria degli scontrini, una delle norme volute dal governo per combattere l'evasione fiscale, è destinata a slittare. Non partirà, come previsto, già all'inizio del prossimo anno, ma salvo contrordini ulteriori vedrà la luce soltanto a luglio del 2020. Lo scontrino, inoltre, sarà unificato con quello del Pos. Non è la prima volta che accade. Il progetto sono ormai due anni che viene inserito nelle manovre di bilancio, salvo poi essere rimandato. Lo slittamento sarà previsto da uno degli emendamenti che il governo presenterà al decreto fiscale. Non è l'unica novità. Ieri sera il governo ha presentato i suoi primi cinque emendamenti. Tra questi c'è il finanziamento con 180 milioni degli straordinari dei vigili del fuoco e della polizia per il 2018 e l'esclusione dall'obbligo di conservazione delle fatture elettroniche emesse dagli organi di sicurezza, ossia dai servizi segreti, per evitare che la loro attività possa essere monitorata. C'è anche una modifica ai fondi per la Cassa integrazione per cessazione, in parte ridestinati alle cosiddette crisi complesse. Un altro pacchetto di modifiche del governo dovrebbe arrivare oggi. Il capitolo sui giochi sarà riscritto. La micro tassa dell'1,8% sulle vincite fino a 500 euro alle videolotteries (le nuove slot machine), sarà cancellata. Il prelievo del 15%, per adesso previsto sulle vincite oltre i 500 euro, sarà abbassato a 200 euro. Anche il Preu, il prelievo unico erariale per i concessionari, sarà rivisto. Quello sulle vecchie slot, le cosiddette Awp, salirà al 23,5%, ma i concessionari potranno scaricare il balzello direttamente sui giocatori abbassando dal 68% fino al 65% il payout, ossia la vincita che in media ritorna nelle tasche degli scommettitori. Un ripensamento in corso c'è anche sulle sanzioni penali per chi evade o elude le tasse. Nel decreto fiscale le pene sono state portate fino a 8 anni e le soglie di punibilità abbassate.

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LA RISCRITTURA
Ci sarà una riscrittura completa di questo pacchetto, con un ammorbidimento dei parametri per evitare effetti eccessivamente punitivi anche considerando che tra i comportamenti sanzionati ci sono gli omessi versamenti di imposte dichiarate. Un comportamento che di solito si verifica quando un contribuente è in difficoltà finanziaria. Carla Ruocco, relatore del decreto, poi, ha presentato un emendamento per obbligare i Comuni a sconti sulla Tari in base alla produzione di rifiuti. Un'altra proposta prevede la possibilità di detrarre al 19% le spese di ripetizione. Ma oltre che sul decreto fiscale, i fari sono accesi anche sulla legge di bilancio vera e propria, quella che contiene le tasse su auto, plastica e bevande zuccherate. Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha visitato gli stabilimenti Fca a Melfi promettendo aiuti per l'automotive. La tassa sulle vetture aziendali, ha spiegato, sarà rivista in modo «sostanziale». Conte ha anche detto di essere sereno e che tutte le coperture sono state trovate. Ha poi ricordato che «11 miliardi sono stati stanziati» per il dissesto idrogeologico e che bisogna accelerare con gli interventi. I fondi fanno parte dei 50 miliardi destinati in manovra al Green New Deal, il nuovo modello di sviluppo sostenibile.Una palla presa al balzo da Matteo Renzi, che è tornato sul suo cavallo di battaglia: sbloccare i cantieri. Collegando emergenza, Italia Sicura - opera sua - e Italia Shock, il nuovo piano da 120 miliardi per le infrastrutture.
 

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