Festival WOW, Penna: «Il marketing? Le agenzie tradizionali non sono più abbastanza per le imprese»

Intervista a Marianna Penna, ceo&founder di «Women Of Worth – Donne di valore» dedicato all’imprenditoria femminile

"WOW" urlato dal gruppo
"WOW" urlato dal gruppo
di Redazione online
Martedì 7 Febbraio 2023, 12:20
6 Minuti di Lettura

«Il marketing è uno strumento potente per far crescere un business, ma le agenzie di marketing tradizionali non sono più abbastanza per le imprese che devono affrontare sfide sempre diverse, che si alternano ad una velocità mai vista prima». Con queste parole, Marianna Penna, creatrice del Festival WOW “Walk the Talk” dall’impronta “culture - bridge”, ovvero, di ponte tra due culture, italiana e anglosassone, apre l’incontro volto all’approfondimento del suo progetto che fonda le radici nella città natía, Napoli e in quella di adozione, Londra.

Cos' è il progetto WOW e con quale concept?

«WOW è una soul marketing community. Specializzata in marketing strategico e in direzione creativa, WOW è agenzia atipica che fa da responsabile di progetto, da guida, formatrice, creando una comunità-ponte tra le donne imprenditrici e professioniste di Londra, dove è nata, e l’Italia, a partire da Napoli. Un marketing che parte dall’anima, che sposa cause sociali, che mette al centro la donna ed il suo universo, che sia sostenibile». 

Com' è strutturata la soul marketing community?

«In forma di associazione, le donne possono accedere a servizi di marketing per la crescita della loro impresa, all’Academy per sviluppare competenze e migliorare il loro personal branding. Strumenti e ambiente di cui hanno bisogno per sviluppare le loro attività, attingendo da una comunità solidale di donne».

Da dove nasce l’idea di WOW FESTIVAL dedicato all’imprenditoria femminile?

«Il primo WOW Festival si è svolto nel 2021, con lo scopo di celebrare le donne, condividere le loro storie e metterle in contatto tra loro al fine di creare opportunità di business in un periodo durante il quale le donne imprenditrici e professioniste sono state le più penalizzate a causa della pandemia.  Il Festival, per tutto il mese di Marzo, in occasione dell’International Women’s Day (IWD), mette a disposizione, in forma gratuita, strumenti e risorse con eventi e corsi allo scopo di riunire una comunità di donne imprenditrici e professioniste tra Londra e l’Italia per sostenersi, promuovere le proprie attività e imparare da esperte in diversi ambiti d’impresa».

Qual è la missione del Festival WOW?

«Il Festival “Walk the Talk” di WOW ispira e aiuta le donne con storie ed esempi di imprenditrici che "portano avanti ciò che dicono” infondendo coraggio, senso di collaborazione, connettendosi in modo profondo e sincero con altre donne.

A questo si aggiunge la mia visione e missione personale che deriva dalla mia esperienza e competenza, sintesi di due culture così diverse ma complementari che mi hanno reso la donna che sono oggi. Metterla a disposizione e poter aiutare donne a realizzare il loro sogno mi rende felice e orgogliosa».

Quali sono le città coinvolte e perché?

«Le città coinvolte sono Napoli, Roma, Milano, Londra e come fiore all’occhiello, Stromboli. Napoli è la mia città di origine, dove mi sono formata a cui devo la dote creativa e la tenacia. Londra, la città che mi ha dato l’opportunità di esprimermi come professionista ed imprenditrice a cui devo il mio approccio concreto. L’asse Napoli-Londra rappresenta il mio percorso personale e professionale di 20 anni fatto di tante esperienze, sfide, difficoltà ma anche soddisfazioni.  Roma, capitale italiana di respiro mondiale. Milano, capitale finanziaria e della moda rappresentano l’Italia della bellezza, della cultura e il motore dell’economia. Stromboli è l’isola che ha creduto in WOW dalla prima edizione del Festival e che quest’anno ha voluto darci spazio per un workshop incredibile che ci vedrà impegnati in loco per 3 giorni a Luglio».

Quali le attività promosse dal festival?

«Il tema di quest’anno è “I’m the narrative” : “Sono il racconto”, un tema che porta introspezione, connessione con noi stesse per trovare la propria narrativa, e portarla avanti per risultati concreti.  A tal fine, sono previsti una serie di eventi dal vivo e da remoto: Tour in presenza per talk ispirazionali e workshop a Marzo a Napoli, Roma, Milano, Londra; 8 Webinar per 4 settimane in lingua italiana ed in lingua inglese a Marzo; Challenge digitale sui Social Media per condividere storie di donne; Concorso: “I wish to WOW” aperto a donne che hanno un’idea a cui vogliono dare gambe, che proclamerà due vincitrici, una italiana ed una inglese, durante la festa di chiusura del Festival il 2 Aprile presso l’Hotel San Francesco al Monte. Il concorso aprirà ufficialmente le iscrizioni il 13 febbraio, chiudendosi il 25 Marzo; Workshop immersivo con approccio olistico a Stromboli dal titolo: “I’m WOW. Volcanic woman. Power from within” che vedrà la presenza di 6 esperte in diversi ambiti per un empowerment che parte dall’io interiore».

Imprenditoria e gender gap: quale sguardo per il futuro?

«La visione globale, la cura e l’empatia della donna sono qualità che i vertici aziendali richiedono nei ruoli di leadership. Questo è un buon segno per le professioniste ed imprenditrici e che vogliono contribuire, in proprio, alla crescita dell’economia. Tuttavia, è necessaria più solidarietà da parte della società e famiglia e più supporto, incentivi e tutela da parte del governo perché questo accada in modo equo».

Nella società post-pandemica c’è molta attenzione alle tematiche del wellbeing: i bisogni umani e relazionali sono al centro delle attività e delle iniziative. Con quale approccio si distingue WOW rispetto ad altre realtà di settore?

«Il marketing, come strumento per la crescita aziendale, come lo stiamo utilizzando oggi, è sempre più impegnativo, tossico, insostenibile.  La sostenibilità sociale è uno dei valori su cui si fonda WOW. Crediamo che le donne siano i "semi" per svilupparla. La donna per natura dà la vita, la custodisce, la nutre. E dobbiamo sostenerla affinché possa creare valore in modo sostenibile. Abbiamo per questo previsto nella nostra attività di impresa due appuntamenti l’anno per il workshop con tema: “Soul, Mind and Business”. Un format immersivo con vocal, life e style coach e me in qualità di marketing coach per un percorso formativo, sempre con approccio olistico, per creare connessione con il proprio io interiore affinché la donna si svesta di sovrastrutture, create dalla società o che si costruisce da sola, per trovare il proprio scopo, allinearlo con un mindset pro-positivo. Il percorso WOW rende la donna consapevole e forte per fare impresa in modo sostenibile».

Video

Su cosa dovrebbero puntare le donne che intendono avviare un’attività imprenditoriale? Quali differenze tra il contesto italiano e quello anglosassone?

«Le donne dovrebbero puntare su 3 cardini per fare impresa, che io definisco “le 3C di WOW: Connessione, Community e Collaborazione”.  Trovare donne su cui poter contare, fare squadra, offrire supporto per crescere individualmente, ed insieme. Il mindset è, secondo me, la differenza cruciale tra il contesto italiano e quello inglese. È la capacità di accettare ciò che non si conosce, rispettandolo anche se non lo si condivide. Questo approccio, più diffuso in UK, consente di imparare da diversi approcci culturali e ad abbracciare nuovi modi di pensare, collaborare oltreconfine e fare impresa.  Di converso, la cultura e la creatività italiana sono oggetto di desiderio per i tanti che fanno impresa e intendono fate la differenza a livello internazionale». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA