Msc Crociere, la linea verde: tra un anno la nave con motore a idrogeno

Msc Crociere, la linea verde: tra un anno la nave con motore a idrogeno
di Antonino Pane
Martedì 27 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:04
4 Minuti di Lettura

Una nave da crociera spinta da un motore ad idrogeno. Msc Crociere, insieme a Snam e Fincantieri, verificheranno la fattibilità di un progetto che nel giro di un anno potrebbe diventare esecutivo. Una sfida nel segno della sostenibilità ambientale che vede la compagnia dell'armatore Gianluigi Aponte impegnata in maniera totale verso l'obiettivo di zero emissioni. Una sfida che assume ancora maggiore significato perché lanciata proprio nel giorno in cui è entrata in flotta la nuova ammiraglia, la Msc Seashore, un colosso da seimila passeggeri (oltre i 1900 componenti dell'equipaggio), la nave da crociera più grande mai costruita in Italia.

Maestosa, la diciannovesima nave del Gruppo, arrivata proprio nei giorni in cui Msc cargo è stata riconosciuta come prima compagnia al mondo nel trasporto di contenitori.

E l'armatore Gianluigi Aponte non pensa neanche per un attimo alle cose fatte, si proietta sul futuro, sulla necessità di avere direttive chiare e concrete dalla Comunità Europea. «Ai politici - dice - basta premere un tasto o alzare una mano per votare. Le loro decisioni, però, vanno attuate e spesso ogni Stato marcia per i fatti suoi complicando ulteriormente la vita degli imprenditori. Dobbiamo andare di fretta - ha aggiunto Aponte - verso l'azzeramento delle emissioni entro il 2050. Bene, ma chi indica come fare, che strategia adottare per centrare l'obiettivo? Siamo soli e dobbiamo barcamenarci tra norme messe in campo dai vari Paesi». 

Manca quella strategia unica invocata da Aponte che potrebbe aiutare molto la tradizione ecologica in Europa. «Francia e Germania non ascoltano nessuno e vanno avanti - ha sottolineato - l'Italia deve rafforzare il suo ruolo».

Un ruolo che l'Italia intende rafforzare proprio con la collaborazione dei privati. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, ha detto a chiare lettere che bisogna sfruttare la spinta positiva della resilienza, «come hanno fatto Msc Crociere e Fincantieri che non si sono arresi davanti alle difficoltà», e che «accanto ai fondi pubblici occorrono anche quelli privati e per questo lavorando fianco a fianco con i privati dobbiamo rendere il nostro Paese più attrattivo».

Per essere attrattivi ci vuole anche la fiducia. «La costruzione di Msc Seashore - ha detto il presidente esecutivo Piefrancesco Vago - costituisce un investimento che, da solo, genera una ricaduta sull'economia italiana di quasi 5 miliardi di euro e ha richiesto nel corso degli ultimi 2 anni l'impiego di 4.300 maestranze. Inoltre, con la sua entrata in servizio, questa nostra nuova ammiraglia attiverà un importante volano economico e di impiego, generando un'ulteriore ricaduta economica altrettanto significativa ogni anno». Un segnale forte e chiaro. Vago ha sottolineato come, nel contesto attuale, «la consegna di questa nostra nuova nave rappresenta quindi un segnale decisivo e di ragionato ottimismo, che testimonia la fiducia del nostro Gruppo sia nel futuro del settore crocieristico, sia nella capacità della manifattura e dell'industria italiana. In totale il nostro piano di investimenti in Italia con Fincantieri, oltre alle tre navi già realizzate, inclusa Msc Seashore, prevede al momento la costruzione di altre cinque unità, in grado di generare un ulteriore beneficio economico complessivo per il Paese di oltre 13 miliardi». 

Video

La consegna di Msc Seashore segna un traguardo importante per Fincantieri che ha fortemente voluto raggiungere questo traguardo secondo i programmi. «Msc Seashore - ha detto l'ad Giuseppe Bono - è la quarta nave da crociera che abbiamo consegnato in Italia nel corso di questo anno ancora estremamente impegnativo, a dimostrazione dell'efficacia del nostro sistema produttivo e gestionale. Tutti questi traguardi, e altri che sono prossimi, sono stati raggiunti con successo e questo non è mai scontato. Per questo motivo considero questa nave il miglior simbolo non solo della ripresa per l'intero settore crocieristico, ma anche della capacità del Gruppo di far leva sulle proprie competenze e sulla propria solidità per preservare appieno il proprio carico di lavoro».

E ora i numeri di questa nuova ammiraglia. Cominciamo col dire che Msc Seashore è un'evoluzione della classe Seaside e va ad aggiungersi alle navi gemelle Msc Seaside e Msc Seaview, entrate in servizio nel 2017 e nel 2018. Si tratta di navi che mettono in mostra un design innovativo favorendo con passeggiate esterne il contatto con il mare dei passeggeri. La nave offre ben 13.000 metri quadrati di spazi esterni, con un'ampia scelta di lounge bar e ristoranti all'aperto, piscine e aree per rilassarsi e prendere il sole. La nuova ammiraglia inizierà la stagione inaugurale nel Mediterraneo offrendo il classico itinerario delle Sei Perle: Genova, Napoli (la prima toccata il 9 agosto), Messina, Valletta, Malta, Barcellona e Marsiglia. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA