Cresce l'importo medio dei mutui a Napoli nel 2021, e i numeri - soprattutto in relazione col terribile momento di crisi economica portato dal Covid - accendono i riflettori sul mercato immobiliare. Secondo l'osservatorio Facile.it - Mutui.it, e come confermato anche da istituti bancari, nel primo trimestre dell'anno la cifra richiesta per un mutuo nella provincia di Napoli è cresciuta del 5,4% rispetto ai primi tre mesi del 2020 (record in Campania) e oggi è pari a 139.633 euro. Se ogni riflettore produce un'ombra, il dato in questione si presta anche a operazioni borderline, come sottolineato da Mauro Pantano, presidente della Confederazione Imprese e Professioni: «Tanti debiti maturati per colpa della pandemia - spiega - in questa fase sono mascherati da mutui».
Partiamo dai dati. In Campania, secondo i due grandi portali già citati, l'importo medio richiesto agli istituti di credito nel primo trimestre del 2021 è aumentato rispetto allo stesso periodo del 2020 (+4,7%).
«Funziona così - aggiunge Pantano - Un imprenditore indebitato che non riesce a estinguere il debito, tramite il creditore viene messo in contatto con un compratore terzo, che si presenta alla banca e si intesta un mutuo di cui verserà probabilmente solo le prime rate. L'imprenditore, in ogni caso, gli restituirà i soldi versati, e anche quelli che gli arriveranno una volta che la casa sarà ipotecata dalla banca. Tutto ciò deriva dall'assenza di liquidità. Ed è per questo, almeno in parte, che sono aumentati gli importi medi dei mutui a Napoli. Il mercato immobiliare, in questa fase, è in molti casi falsato, e a rischio di infiltrazioni dell'usura. Lancio un appello alle forze dell'ordine affinché si monitorino tali situazioni. E poi ne lancio uno alle istituzioni: vanno sospese le spese ai tanti lavoratori, specialmente partite Iva e imprenditori, che sono alla canna del gas e spesso sono costretti a vendere casa per sanare i debiti». Come detto, esistono anche altre ragioni alla base dell'aumento degli importi sui mutui: «Le risorse statali in termini di sovvenzioni dirette sono state insufficienti ma al contempo le banche hanno allargato le maglie del credito attraverso gli interventi di Mcc e Sace - fa notare Vincenzo Moretta, presidente dell'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli - Dunque famiglie e giovani hanno attinto al sistema bancario. Gli istituti di credito hanno attivato campagne di marketing offrendo pacchetti immobiliari, comprensivi di tutti i servizi a tassi estremamente bassi e competitivi, forti della disponibilità economica e della liquidità».
E poi aggiunge: «Per evitare l'eventuale presenza di forze illegali sono convinto che sia necessario aumentare gli strumenti di alert e attivare il monitoraggio sulle operazioni economiche anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei commercialisti che rappresentano le vere sentinelle di legalità sul territorio».