Non si ferma la corsa al rialzo dei mutui. Chi ha sottoscritto un prestito a tasso variabile deve prepararsi a un 2023 di rincari sulle rate da pagare: le aspettative di mercato prevedono che entro giugno 2023 l’Euribor a 3 mesi cresca ancora di quasi 1 punto e mezzo.
Ma non è tutto: se avete un mutuo a tasso variabile probabilmente state già pagando di più rispetto al 2021. L'indagine di Facile.it conferma infatti che tra il 2021 e il 2022, a distanza di soli 12 mesi ci sono stati aumenti importanti: le rate di un mutuo medio a tasso variabile sono aumentate del 36%, passando da 456 euro a 619 euro al mese.
Nel 2022 aumenti di oltre 160 euro rispetto all'anno prima
Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni, sottoscritto a gennaio 2022: dopo un anno il mutuatario paga una rata di oltre 160 euro in più rispetto a quella di partenza, con un tasso di interesse che è passato da 0,67% a 3,33%.
Nel 2023 nuovi rincari in arrivo
Per il nuovo anno la situazione non migliorerà. La Bce ha annunciato nuovi aumenti degli indici per contenere l'inflaizone. Una scelta di politica economica che avrà conseguenze su chi ha sottoscritto prestiti. Le previsioni per il 2023 stimano che l'Euribor a tre mesi cresca di 1,5% entro giugno. Se si avvereranno le rate del mutuo preso ad esempio (126.000 euro in 25 anni) potrebbero arrivare a 718 euro, oltre 260 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022.
Mutuo con tasso fisso: oggi fino a 40mila euro di interessi in più
Anche sul fronte dei tassi fissi sono stati rilevati aumenti significativi nel 2022.
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