Nazioni Unite, inflazione è nuova pandemia

Nazioni Unite, inflazione è nuova pandemia
Martedì 27 Settembre 2022, 18:45
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(Teleborsa) - Sono 44.878 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di poco più di 243mila tamponi con il tasso di positività al 18,4%. 64 le vittime. Calano i pazienti in terapia intensiva, 128 in totale e due in meno di ieri. Aumentano, invece, i ricoveri, 192 in più di ieri, e 3.653 in totale. Questi i dati diffusi dal ministero della Salute sulla situazione del contagio.


"L'Agenzia europea del farmaco Ema ha avviato la valutazione di una richiesta di autorizzazione per la versione del vaccino Spikevax-" di Moderna "adattata per coprire il ceppo originario del virus che causa Covid-19 e le sottovarianti Omicron BA.4/5". Ad annunciarlo è l'ente regolatorio Ue via Twitter.

Secondo il report sulle vaccinazioni contro il Covid-19 nel nostro Paese aggiornato con i dati di oggi sono state somministrate fino ad ora 140.677.745 dosi. Sono 48.689.259 le persone che hanno ricevuto le due dosi del primo ciclo o il vaccino monodose, una cifra pari a oltre il 90,1% della popolazione interessata. Sono 40.146.285 le persone che hanno ricevuto la terza dose, pari all'84,1% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale. 3.236.082 quelli che hanno ricevuto la quarta dose. I bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno ricevuto almeno una dose sono 1.406.015

Intanto, secondo il presidente del Comitato per i diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite, Mohamed Ezzeldin Abdel-Moneim la pandemia da Covid "sta per essere sostituita da una nuova pandemia, di natura diversa, vale a dire l'aumento dell'inflazione globale che sta avendo un effetto di erosione, in particolare sul diritto a un adeguato tenore di vita" .


A suo giudizio, le pressioni inflazionistiche e l'aumento dei costi energetici ridurranno il potere d'acquisto della maggior parte delle persone comuni in tutto il mondo aumentando le crescenti disparità nel settore dei diritti economici e sociali, con "un'iper-concentrazione di ricchezza nelle mani di alcuni, senza rafforzare la rete di sicurezza sociale per coloro che si trovano all'altra estremità della scala economica".
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