Obbligati a crescere, Colao: «Lo Stato faccia funzionare ciò che non va»

Obbligati a crescere, Colao: «Scegliere poche iniziative di significativo impatto»
Obbligati a crescere, Colao: «Scegliere poche iniziative di significativo impatto»
Giovedì 17 Settembre 2020, 10:02 - Ultimo agg. 21:10
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“Obbligati a crescere” è l’evento annuale del Gruppo Caltagirone Editore che ha lo scopo di approfondire le tematiche più rilevanti del contesto socio-economico internazionale ed elaborare stimoli allo sviluppo del nostro Paese.


Il primo intervento è stato di Vittorio Colao, presidente della Task Force nominata dal governo per fonteggiare l'emergenza Covid ed ex numero uno di Vodafone. Colao ha sottolineato che per ripartire dopo la crisi è necessario scegliere «misure di significativo impatto e non cento misure che non cambieranno le cose». Obbligati a crescere secondo il manager sono «le due parole giuste» ma, ha aggiunto, «da europei», non è infatti pensabile di farlo da soli in questo contesto globale, neanche per uno Stato come la Germania. 
 

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Colao si è poi soffermato sul ruolo dello Stato: «C'è grande tensione perché lo Stato faccia di più. Non sono contrario a priori ma c'è una gradazione fra fare solo il regolatore e capire dove andarsi a mettere in ogni singolo campo. Lo Stato ha proseguito Colao non ha dimostrato di essere un bravo gestore». Inoltre secondo Colao la pubblica amministrazione, la sanità «non è che funzionino benissimo» quindi «prima di lanciarsi in nuove avventure» lo Stato dovrebbe preoccuparsi «di far funzionare quello che non va». 
 

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