Obbligo Green Pass: porti e tir, rischio caos. Governo tira dritto

Obbligo Green Pass: porti e tir, rischio caos. Governo tira dritto
Giovedì 14 Ottobre 2021, 14:00
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(Teleborsa) - "Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque". Lo ha detto Alessandro Volk, componente del direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero in porto.


Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l'obbligo del Green pass, Volk anticipa che "nel caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe senso domani bloccare il porto. Se ad esempio il Governo proponesse una proroga al 30 ottobre sarebbe una mossa intelligente per prendere un po' di tempo e trovare poi una soluzione".

Quanto al rifiuto di annullare la protesta nonostante le aziende abbiano dato la disponibilità ad accollarsi il costo del tampone, Volk chiarisce: "Perché solo ai lavoratori portuali? Gli altri lavoratori valgono di meno? In ogni caso verrebbe pagato solo da alcune aziende, altre non pagherebbero. Quindi è una situazione fuori da qualsiasi norma. Si crea discriminazione nella discriminazione: tutti i lavoratori devono avere lo stesso tipo di trattamento". Ecco perché "la cosa più semplice e intelligente è ritirare questo decreto".

Intanto, massima attenzione da parte del Viminale su possibili disordini. Il Ministero che, d'intesa con Palazzo Chigi, ha dato indicazioni chiare agli apparati di sicurezza. Anche perché la linea, questo il messaggio che fonti di governo continuano a ribadire, non cambia: si va avanti con il green pass.

Ieri, a sera, dalla presidenza del Consiglio sottolineano che non ci si aspetta il caos, non ci sono allarmi marcati in vista di venerdì, non si temono supermercati vuoti e porti bloccati. Solo domani si avrà contezza se l'impatto dell'obbligo nei luoghi di lavoro porterà un'aumento di vaccinazioni o un'impennata di richieste di tamponi cui far fronte. Ma il Governo ritiene di aver messo in campo tutti gli strumenti per consentire alle aziende di gestire i controlli e ai lavoratori di essere preparati, anche calmierando il prezzo dei tamponi. Inoltre le proteste sembrano ascrivibili - si ragiona - a pochi, anche perché la vaccinazione ha superato la soglia dell'80%.
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