Pensione gennaio 2023, quando arriva il pagamento (e chi avrà l'aumento): le date e le nuove fasce

Come ogni anno il pagamento a gennaio avviene il secondo giorno bancabile per permettere all'Inps di adeguare i sistemi informatici

Pensione gennaio 2023, quando arriva il pagamento (e chi avrà l'aumento): le date e le nuove fasce
Pensione gennaio 2023, quando arriva il pagamento (e chi avrà l'aumento): le date e le nuove fasce
Lunedì 2 Gennaio 2023, 09:13 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 08:48
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Pensioni 2023, si parte martedì 3 gennaio con i pagamenti degli assegni del primo mese del nuovo anno. Solitamente l'accredito arriva il primo giorno "bancabile" del mese, ma visto che l'1 gennaio è Capodanno e quindi festivo, si dovrebbe scalare a lunedì 2. Nessuna sorpresa però per chi non troverà la pensione già oggi: come ogni anno il pagamento a gennaio avviene il secondo giorno bancabile per permettere all'Inps di adeguare i sistemi informatici.

Le nuove pensioni di gennaio 2023: le date

I pensionati che ritireranno la pensione in contanti dovranno recarsi alle Poste dal 3 al 9 gennaio, seguendo il solito calendario con la turnazione alfabetica. Chi riceve l'accredito direttamente sul proprio conto corrente, come detto dovrà aspettare martedì. La novità riguarda il valore degli assegni, che saranno più pesanti grazie all'aumento e alla rivalutazione delle pensioni: l’indice di perequazione è di 7,3%, come descritto dall’Istat in base all’andamento generale dei prezzi al consumo.

La legge di Bilancio 2023 ha stabilito inoltre la modifica dello schema di applicazione della rivalutazione sui diverse importi di pensione: non ci saranno più tre scaglioni ma sei fasce.

Martedì 3 gennaio: cognomi dalla A alla B
Mercoledì 4 gennaio: cognomi dalla C alla D
Giovedì 5 gennaio: cognomi dalla E alla K
Sabato 7 gennaio (mattina): cognomi dalla L alla O
Lunedì 9 gennaio: cognomi dalla P alla R
Martedì 10 gennaio: cognomi dalla S alla Z.

Quanto aumentano le pensioni

Confermata la rivalutazione al 100% del 7,3% per gli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo lordo stabilito dall’Inps, 525,38 euro, e all’85% del 7,3% per quelli tra quattro e cinque volte il minimo. L'assegno aumenta quindi al 100% per tutti i trattamenti di importo non superiore a 4 volte il minimo, ovvero pari a 2.101,52 euro massimi, mentre per gli assegni di importo superiore la tabella di rivalutazione da seguire è differente:

tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.625 euro lordi), aumento all’85%;
tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.150 euro lordi), aumento del 53%;
tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4.200 euro), aumento del 47%;
tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.250 euro) , aumento del 37%;
oltre 10 volte il minimo, la rivalutazione è del 32%.

Gli over 75 che percepiscono la pensione minima invece solo per il 2023 avranno diritto a 600 euro mensili.

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