Quando saranno rivalutate le pensioni in base all'inflazione? Marzo dovrebbe essere il mese in cui gli assegni saranno più alti, secondo quanto previsto dalla manovra. Di quanto saranno gli aumenti? I redditi da pensione fino a quattro volte il minimo (2.101,52 euro al mese lordi) riceveranno la rivalutazione completa (il 7,3%). Per gli assegni tra le quattro e le cinque volte la rivalutazione sarà dell'85%; sarà del 53% per gli assegni tra le cinque e le sei volte il minimo per poi scendere al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo, al 37% per quelle tra otto e dieci volte e al 32% oltre le 10 volte. In pratica per gli assegni lordi superiori a 5.253 euro al mese la rivalutazione si limiterà al 2,33% con la perdita di quasi cinque punti.
Pensioni, come funziona la rivalutazione
La Manovra 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197), prevede all’articolo 1 comma 309, esclusivamente per il biennio 2023-2024, una modifica del meccanismo della rivalutazione che si basa su sei scaglioni e non più su tre.
- Pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS: fino a 2100 euro (circa 100%)
- Pensioni da 4 a 5 volte il minimo: fino a 2620 euro (85%)
- Pensioni da 5 a 6 volte il minimo: fino a 3150 euro (53%)
- Pensioni da 6 a 8 volte il minimo: 4200 euro (47%)
- Pensioni da 8 a 10 volte il minimo: 5250 euro (37%)
- Pensioni oltre 10 volte il minimo: da 5250 euro in su (32%)
Aumenta la pensione minima
Oltre alla revisione degli scaglioni, sempre per il biennio 2023-2024 tredicesime comprese, è riconosciuto alle pensioni di importo inferiore o uguale al trattamento minimo INPS un ulteriore aumento pari a:
- 1,5% per il 2023;
- 2,7% per il 2024
In sintesi, l’importo della pensione minima INPS sarà pari a:
- 570 euro nel 2023;
- 580 euro nel 2024
Inoltre, il comma 310 dell’articolo 1 della Manovra prevede, per i titolari di trattamenti pensionistici di età pari o superiore a 75 anni, e solo per il 2023, un ulteriore aumento del 6,4%, portando la pensione minima a 600 euro. Si ricorda che l’importo del trattamento minimo per il 2022 era di 525,38 euro. L’ incremento, si legge nella bozza della Manovra, “non rileva, per gli anni 2023-2024, ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti nel medesimo anno per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito".
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