Pensioni di vecchiaia, è boom: triplicate rispetto a un anno fa. Le donne superano gli uomini

Pensioni di vecchiaia, è boom: triplicate rispetto a un anno fa. Le donne superano gli uomini
Pensioni di vecchiaia, è boom: triplicate rispetto a un anno fa. Le donne superano gli uomini
Giovedì 23 Luglio 2020, 13:48 - Ultimo agg. 14:42
2 Minuti di Lettura

Boom nei primi sei mesi dell'anno per le pensioni di vecchiaia. Guardando al fondo lavoratori dipendenti, il più rilevante, il numero di quelle liquidate, con decorrenza gennaio-giugno, è pari a 34.823. Nello stesso periodo del 2019 erano 10.700. Cifra più che triplicata. Per le pensioni delle donne l'incremento è ancora più forte: a 17.789 da 3.565. Cinque volte tanto. Ecco che, nel complesso delle gestioni, si assiste a un «netto sorpasso» rispetto al 2019 della percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili. È quanto emerge dal report Inps.

LEGGI ANCHE Le richieste della Ue all'Italia: basta sconti fiscali e prepensionamenti

«Il peso delle pensioni anticipate su quelle di vecchiaia che aveva visto un importante aumento nel 2019 rispetto all'anno precedente sia per l'aumento dell'età legale sia per l'introduzione della "quota 100", conferma nel primo semestre 2020 il suo andamento decrescente», spiega l'Inps riferendosi al dato complessivo. In particolare, sottolinea, «la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta, rispetto al dato annuo del 2019, un valore superiore di 18 punti passando da 96 a 114». Con tutta probabilità stanno maturando i requisiti per la pensione di vecchiaia le donne delle classi d'età che più avevano subito gli effetti della riforma Fornero. Anche perché sono proprio le donne ad usare il canale della vecchiaia per uscire piuttosto che quello della pensione anticipata, viste le carriere più discontinue e la difficoltà quindi a raggiungere le soglie di anzianità contributiva.

LEGGI ANCHE Coronavirus, cassa integrazione (Cig): proroga tra le ipotesi se c'è calo di fatturato

Tra l'altro l'Inps fa notare come «il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nel primo semestre 2020 si presenta pari ad un terzo di quello calcolato sull'intero anno 2019; tale diminuzione è imputabile al numero più elevato delle pensioni di vecchiaia liquidate nel primo semestre del 2020 congiuntamente al numero decrescente che le pensioni di invalidità presentano negli ultimi anni». Effetto covid sulle assunzioni nel settore privato nei primi quattro mesi dell'anno, secondo i dati Inps, con un calo del 39% rispetto allo stesso periodo 2019, mentre ad aprile registrano un -83%.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA