Pensioni, Quota 102: requisiti, finestre disponibili e invio delle richieste. Domande e risposte

Pensioni, Quota 102: requisiti, finestre disponibili e invio delle richieste. Domande e risposte
Pensioni, Quota 102: requisiti, finestre disponibili e invio delle richieste. Domande e risposte
di Giacomo Andreoli
Lunedì 17 Gennaio 2022, 18:10 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 22:16
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Con il nuovo anno via libera a Quota 102. Dallo scorso 7 gennaio si possono infatti inviare all’Inps le domande per andare in pensione con almeno 64 anni d’età e 38 di contributi. Due anni d’età in più rispetto allo schema di Quota 100, l’anticipo pensionistico voluto dall’allora governo gialloverde e andato in soffitta lo scorso 31 dicembre, dopo tre anni di sperimentazione. La nuova misura “ponte”, che prevede una somma tra età anagrafica e contributiva che arrivi a 102, durerà per l’intero 2022, in attesa di una riforma strutturale che governo e sindacati hanno iniziato a discutere per garantire maggiore flessibilità in uscita e non tornare alla Legge Fornero. Il tavolo tra l’esecutivo di Mario Draghi e le tre sigle sindacali andrà avanti almeno per qualche mese, con l’incognita del Quirinale che aleggia su questo come su tanti altri provvedimenti, creando incertezza. Lo schema di Quota 102, comunque, è molto simile al precedente: una procedura snella per fare domanda, requisiti definiti e finestre di accesso. Per superare tutti i possibili dubbi, però, queste le risposte necessarie. 

Quota 102, quali requisiti servono? 

Per accedere a Quota 102 bisogna avere almeno 64 anni d’età e 38 di contributi, quindi una somma minima tra i due che arrivi a 102.

I requisiti devono essere maturati entro l’anno in corso, quindi non oltre il 31 dicembre 2022. Data la cosiddetta “cristallizzazione” del requisito, il diritto conseguito entro quella data si può esercitare anche negli anni successivi. 

 

Come si fa domanda? 

Chi possiede le credenziali di accesso Inps (Spid, Cns o Cie) può compilare e inviare la domanda direttamente sul sito www.inps.it, andando nella sezione “Domanda pensione, ricostituzione, ratei, ecocert, ape sociale e beneficio precoci”. Dopo aver fatto l’accesso si deve cliccare su “Nuova prestazione pensionistica”, quindi seguire questo percorso: “Anzianità/anticipata/vecchiaia”, pensione di anzianità/anticipata”, “requisito Quota 102”. Infine vanno selezionati il Fondo e la Gestione di liquidazione. 

Possono presentare domanda in cumulo dei periodi di contributi per il diritto a Quota 102 i lavoratori iscritti alle gestioni private, pubblica e spettacolo/sport. Se non si vuole o non è possibile utilizzare il sito dell’Inps si può presentare la domanda tramite un patronato o altri soggetti abilitati all’intermediazione. Infine si può chiamare il Contact center dell’Inps per assistenza. 

Quante “finestre” di accesso sono previste? 

Si può iniziare a ricevere l’assegno pensionistico, dopo aver fatto domanda, a partire da una delle “finestre mobili” previste per legge. Per il settore privato c’è una porta d’accesso ogni 3 mesi: marzo, giugno, settembre e dicembre. Per il lavoro pubblico, invece, saranno previste due finestre a distanza di circa 6 mesi l’una dall’altra: quindi una a metà anno e l’altra a fine 2022. Non sono coinvolti da queste finestre i lavoratori della scuola, che devono rispettare una finestra di uscita annuale fissata, sempre, il 1° settembre di ogni anno. 

Sono previste altre regole? 

Per chi usufruisce di Quota 102 è espressamente vietato il cumulo tra pensione e redditi da lavoro. Ricevendo gli assegni pensionistici non si può contemporaneamente avere un rapporto di lavoro dipendente e autonomo, se non per un reddito massimo lordo di 5mila euro annui.  

Quanti lavoratori saranno coinvolti? 

La misura dovrebbe interessare circa 16.800 persone durante tutto l’anno. Assieme a Quota 102, poi, continuerà ad esserci Opzione Donna e l’Ape sociale. La prima riguarda le lavoratrici dipendenti e autonome con 58 o 59 anni compiuti nel 2021 35 anni di contributi. La seconda riguarderà i lavoratori di 23 categorie gravose, con almeno 63 anni e 36 di contributi (che diventano 32 per gli edili e i ceramisti). Queste due altre misure dovrebbero coinvolgere circa 38mila persone, per un totale di 55mila. 

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