Pil italiano più forte di Francia e Germania: rivisto al rialzo, nel primo trimestre +0,6%

Il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% in Italia, dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% in Francia

Pil italiano più forte di Francia e Germania: rivisto al rialzo, nel primo trimestre +0,6%
Pil italiano più forte di Francia e Germania: rivisto al rialzo, nel primo trimestre +0,6%
Mercoledì 31 Maggio 2023, 10:19 - Ultimo agg. 15:42
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Nel primo trimestre 2023, l'economia italiana ha viaggiato ad un ritmo superiore a quello di Francia e Germania. Il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% in Italia, dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% in Germania. In termini tendenziali, ricorda l'Istat nella nota sui conti economici trimestrali, si è registrata una crescita dell'1,6% negli Stati Uniti e dello 0,8% in Francia e una diminuzione dello 0,2% in Germania. Nel complesso, il Pil dei Paesi dell'area euro è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% nel confronto con il primo trimestre del 2022.

Il Pil rivisto al rialzo

Nel primo trimestre del 2023 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell'1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022.

Lo comunica l'Istat nella nota sui conti economici trimestrali ricordando che le prime stime diffuse il 28 aprile 2023 indicavano una crescita congiunturale dello 0,5% e una tendenziale dell'1,8%.

Rispetto al trimestre precedente (chiuso con una battuta d'arresto a -0,1%), tra gennaio e marzo tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,7% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, dell'1% e dell'1,4%. La domanda nazionale al netto delle scorte, spiega l'Istat, ha contribuito per +0,7 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni sociali private, +0,2 gli investimenti fissi lordi e +0,2 la spesa delle amministrazioni pubbliche. Per contro, sia la variazione delle scorte, sia la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, entrambe per -0,1 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto nell'industria e nei servizi, cresciuti rispettivamente dello 0,2% e dello 0,8%, e una stazionarietà nell'agricoltura.

Acquisito per il 2023 a +0,9%

Alla luce dei dati del primo trimestre, la crescita acquisita del Pil italiano per il 2023, quella che si otterrebbe cioè se nei successivi tre trimestri la variazione fosse nulla, è pari a +0,9%. Lo comunica l'Istat nella nota sui conti economici trimestrali, precisando che la stima di oggi indica un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quella di aprile (+0,8%).

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