Ministro Carfagna, il Pnrr in Campania e più in generale nel Sud ha già messo a terra i primi progetti, e non solo per le infrastrutture della mobilità, è così?
«Sì, la macchina è partita - risponde Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale -. Dopo la fase di programmazione è finalmente iniziata quella di attuazione. Tra infrastrutture per le Zes, interventi per l'edilizia scolastica, riqualificazione di beni confiscati alla criminalità organizzata ed ecosistemi dell'innovazione i soli interventi di mia competenza o a cui ho partecipato hanno già messo in moto quasi 7 miliardi di euro di finanziamenti su tutto il territorio nazionale, compresi Sud e aree interne. Per la Campania solo nel piano per l'edilizia scolastica i bandi che abbiamo appena presentato con il ministro Bianchi valgono oltre 644 milioni. Per le Zes il riparto affida alla regione la quota più alta, 136 milioni, di cui 30 per l'area industriale di Nola, 30 per quella di Marcianise e 13 per Battipaglia. Per i porti di Napoli e Salerno ci sono 321 milioni».
I Comuni temono però di essere un po' tagliati fuori dal centro decisionale del Pnrr, come emerso anche dal Rapporto Svimez. Hanno ragione?
«L'impianto del Pnrr, così come studiato dall'Europa, è un impianto nazionale: l'Italia è il Paese che ha decentrato di più, affidando ai territori un terzo del totale dei fondi disponibili, 66 miliardi. Il ruolo degli enti territoriali è rilevantissimo anche nel Capitolo Sud: tocca a loro l'ideazione e la progettazione di interventi per circa venti miliardi che riguarderanno scuole, sanità di prossimità, rigenerazione urbana, trasporti, gestione dei rifiuti e molto altro. L'ascolto dei sindaci e dei territori è stato per me importantissimo nella fase di elaborazione del Piano, e ha prodotto risultati: ad esempio la linea di intervento del React-Eu sulla dispersione idrica, così come quella sui beni confiscati alla mafia, sulla manutenzione delle strade interne o sul recupero dell'Albergo dei Poveri è stata frutto di questo tipo di confronto».
I concorsi e le procedure per le assunzioni straordinarie di personale negli enti locali del Mezzogiorno sono ormai in campo ma ci vorrà tempo prima che i nuovi dipendenti pubblici siano effettivamente operativi. E nel frattempo?
«In realtà i tempi non sono così lunghi. Ottocento delle 2.800 assunzioni previste dai bandi della funzione pubblica sono già fatte e le altre arriveranno entro i primi mesi dell'anno. La selezione per i mille esperti messi in campo dal ministro Brunetta, 400 dei quali andranno al Sud, si è aperta ieri. Gli interessati possono candidarsi con un semplice click sul portale: la chiamata si chiuderà il 6 dicembre e subito dopo le Regioni potranno procedere a individuare i professionisti a cui conferire l'incarico. Le altre misure di sostegno, che consentono di rivolgersi anche all'esterno per attivare progettazioni, sono quasi tutte già attive. Ma ogni suggerimento sarà bene accolto: ne sto ricevendo moltissimi e siamo ogni giorno al lavoro per verificarne la fattibilità. Certo, il Pnrr ci ha dimostrato quanto sia importante la riforma della PA, un tema profondo che ci porteremo avanti per anni ma che finalmente è stato affrontato».
Le Zes sono la grande sfida da vincere per rilanciare il peso dell'economia de mare per il Sud e il Paese. Il governo ha stanziato 630 milioni per le opere del cosiddetto ultimo miglio, I collegamenti tra i porti e gli assi della mobilità: ma quando i primi cantieri?
«Secondo il cronoprogramma tutti i cantieri, in tutte le Regioni, dovranno essere aperti entro i prossimi due anni. La gran parte sarà avviata nel 2022 e sono certa che la Campania entrerà nel gruppo di testa, anche perché la Zes campana insiste sul territorio imprenditoriale più strutturato e robusto. I progetti Zes, tra l'altro, fanno riferimento a opere già cantierabili, cioè già concertate tra ministeri, Regioni e autorità portuali interessate. Oggi approveremo in Conferenza Unificata il decreto di riparto dei fondi, che assegnerà a ciascuna area una quota di investimenti e a ciascun progetto un finanziamento. Il Commissario per la Zes campana, l'avvocato Giosy Romano, è stato nominato ed entrerà in carica appena arriverà la bollinatura della Corte dei Conti. Quindi ci sono tutti gli elementi tecnici necessari per avviare il lavoro».