Superbonus 110, rivalutazione pensioni, Reddito di cittadinanza, pos, congedi, sigarette: cosa cambia nella Manovra

Il governo accelera la corsa per evitare l'esercizio provvisorio del bilancio

Superbonus 110, rivalutazione pensioni, Reddito di cittadinanza, pos, congedi, sigarette: cosa cambia nella Manovra
Superbonus 110, rivalutazione pensioni, Reddito di cittadinanza, pos, congedi, sigarette: cosa cambia nella Manovra
di Mario Landi
Martedì 20 Dicembre 2022, 10:17 - Ultimo agg. 23:01
4 Minuti di Lettura

Manovra, accelera la corsa del Governo per evitare l'esercizio provvisorio del bilancio: in commissione  sono stati presnetati gli emendamenti con il ddl che dovrà poi passare al Senato. Tra conferme, modifiche e cancellazioni ecco che cosa resta in vista della della scadenza del 31 dicembre che potrebbe costringere i parlamentari a lavorare anche nei giorni clou delle festività natalizie. 

Superbonus 110%?

Chi era già quasi pronto ha guadagnato un mese per la presentazione della dichiarazuine di avvio lavori (Cila) che può esser effettuata fino al 31 dicembre (la scadenza era il 25 novembre) per sfruttare l’agevolazione edilizia al 110%, destinata a ridursi al 90% nel 2023. Ci stiamo riferendo solo ai condomini le cui delibere in assemblea non siano successive al 24 novembre e anche a decisioni relative a demolizione e ricostruzione degli edifici, Per tutti altri interventi nessuna miniproroga.

Pagamenti digitali

Tanto rumore per nulla, addio al tetto dei 60 euro gradito agli esercenti che invece dovranno continuare ad accettare i pagamenti digitali per ogni importo pena la multa di 30 euro più il 4% del valore della transazione.

Più cari sigarette e tabacco

Per il trinciato, sempre più usato, aumento del 40% mentre per ogni pacchetto di sigarette ci sarà un aumento fino a 12 centesimi.

Congedo parentale facoltativo

Possono richiederlo sia la madre sia il padre ma in alternanza ed entro i 6 anni di età del bambino: può durare un mese e sarà retribuito all'80%.

Pensioni


Per recuperare la crescita dell'inflazione l'aumento è confermato del 7,3% per le pensioni fino a 4 volte il minimo. Meno consistente per le pensioni di importo superiore:  6,2% fino a 5 volte il minimo (ovvero circa 1.600 euro netti) e  3,8% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo.

Quota 103

Vale solamente per il 2023 per chi avrà almeno o compirà 62 anni e 41 di contributi. Ma c'è una forte penalizzazione che potrebbe ridurre grandemente la platea degli utilizzatori (circa 50mila persone). Fino ai 67 anni di età la pensione di quota 103 avrà un limite non superiore a 5 volte il minimo. E non sarà cumulabile con altri detti.

Pensioni minime


La "minima" sale da 500 a 600 euro per chi ha più di 75 anni. Per gli altri, per almeno due anni, si sale a 571,6 euro.

Bonus Maroni

E' l'anticipo pensionistico: si rinuncia ai contributi a carico del datore di lavoro che vanno a rafforzare lo stipendio senza però influire sul calcolo finale della pensione.

Donne


Resta «Opzione donna» ma con due strette che ora non ci sono, in particolare quella legata all'età. E bisogna rientrare fra queste categorie: invalidità almeno al 74%, assistenza (caregiver) per un genitore non autosufficiente, essere state licenziate oppure essere dipendenti di aziende in stato di crisi. Nel 2023 si potrà chiederla a 60 anni (ora 58). Le madri possono andare in anticipo di un anno (figlio) o  due (più figli). E l’assegno si può ridurre fino al 30%.

Flat tax


Confermato il regime forfettario per i professionisti ma con il tetto del reddito alzato da 65mila a 85 mila euro per ottenere l’agevolazione fiscale del 15%. Ciò riguarda solo partite Iva e autonomi. E fino a 100 mila euro (solo partite Iva e autonomi) si applica una flat tax del 15% calcolata sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto negli ultimi tre anni.

Tregua fiscale

Confermato lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro datte 2000-2015. Riduzioni quelle 2019-2021 con sconti fino al 3%.

Reddito di cittadinanza


Prorogato per chi può lavore per un massimo di 7 mesi e vantaggi per i datori di lavoro con la decontribuzione che passa da 6mila a 8mila euro per chi assume a tempo indeterminato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA