Poste risponde all'Antitrust: «Stupiti, noi corretti sulle raccomandate»

Poste risponde all'Antitrust: «Stupiti, noi corretti sulle raccomandate»
Giovedì 28 Novembre 2019, 12:54 - Ultimo agg. 15 Settembre, 08:25
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Poste Italiane risponde all'Antitrust. Sul tavolo la questione dell'istruttoria avviata dall'Autorità contro le Poste per pratica commerciale scorretta nel servizio di recapito della corrispondenza e in particolare delle raccomandate. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante in una nota ha fatto sapere che «è necessario e opportuno precisare che è priva di qualsiasi fondamento l’ipotesi secondo la quale Poste Italiane abbia posto in essere azioni che ingannino i clienti in merito alle caratteristiche del prodotto raccomandata. È assoluto interesse dell’azienda, in termini di efficienza e controllo dei costi, che la consegna delle raccomandate avvenga sin dal primo tentativo di recapito presso il domicilio del destinatario, poiché, riconsegnare presso l’ufficio postale - le cosiddette inesitate - rappresenta una chiara inefficienza economica a tutto danno dell’impresa anche alla luce del fatto che il ritiro presso l’ufficio postale, di corrispondenza non consegnata a domicilio, è totalmente gratuito per il destinatario». 

L'ipotesi dell'Antitrust, infatti, è che il cliente/mittente che si rivolge a Poste per una raccomandata che non è stata consegnata «potrebbe essere ingannevolmente indotto ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne
enfatizzano determinate caratteristiche che, nella sua concreta erogazione non vengono, poi, rispettate». 

Poste Italiane, inoltre, fa sapere che nel corso del 2019 sono state consegnate oltre 120 milioni di raccomandate e nello stesso periodo sono stati ricevuti meno di 1000 reclami per gli avvisi di giacenza ossia pari allo 0,000008% del totale delle raccomandate regolarmente gestite. 

Il gruppo nella nota sottolinea che «L’azienda opera un incessante controllo ispettivo sulla qualità del servizio, superando gli standard tradizionalmente previsti in materia, con regolari e accurate verifiche sull’intera filiera organizzativa, adottando, ove si riscontrino irregolarità, i più rigorosi provvedimenti disciplinari. A titolo esemplificativo, nel 2019, in una sola giornata, sono stati eseguiti oltre 100 controlli in contemporanea sull’intero territorio nazionale. A conferma che i singoli casi di comportamento irregolari non sono compatibili con la strategia e la condotta dall’azienda». E ribadisce l'infondatezza dell'ipotesi «di aver veicolato messaggi ingannevoli riguardo al servizio di ritiro digitale con riferimento alle condizioni economiche di utilizzo; infatti, come ampiamente documentabile, ogni strumento informativo, cartaceo o digitale, riporta in evidenza le condizioni del servizio peraltro assolutamente gratuito, opzionale e non alternativo rispetto alle tradizionali modalità di recapito». 




 
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