Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, ha firmato e inviato a Bruxelles la programmazione italiana del React-Eu, che assegna alla politica di coesione per gli anni 2021 e 2022 risorse supplementari. Sono 13,5 su 47,5 i miliardi di cui l'Italia è titolare, con la quota più alta di fondi, nonchè tra i primi Paesi ad aver comunicato alla Commissione europea il suo piano per utilizzare i finanziamenti. Lo rende noto il Ministero per il Sud, segnalando che la voce principale, per un totale di 4 mld, è legata alla decontribuzione dei contratti di lavoro nel Mezzogiorno. Le altre voci, segnala ancora il Dicastero per il Sud, riguardano gli interventi verdi e per la sostenibilità (2,6 miliardi) e le misure per l'emergenza Covid e la salute (1,7 miliardi).
«Il nostro obiettivo principale - spiega Mara Carfagna - coincide con quello indicato dall'Europa, e cioè il recupero dei divari sociali e territoriali del Mezzogiorno, che avrà circa i due terzi dei finanziamenti.
React, piano da 13 miliardi: al Mezzogiorno va il 64%
Tra le novità più significative c'è l'intervento contro la dispersione delle reti idriche, che nel Mezzogiorno raggiunge il 50 per cento (313 milioni); l'incremento del fondo di garanzia per le Pmi del Sud (400 milioni su un totale di 500) e l'attenzione al mondo della scuola: 45 milioni (32 al Sud) per i laboratori verdi e gli orti scolastici nelle primarie e 57 milioni (tutti al Sud) per la filiera degli Istituti Agrari. In ambito 'verdè arriva anche il finanziamento del Fondo Nazionale Innovazione con 200 milioni per le nuove imprese nel settore ambientale e 500 milioni (340 al Sud) per lo Smart Grid e l'efficientamento energetico degli edifici pubblici.