Reddito di cittadinanza, assunto solo il 2% dei beneficiari e due su tre sono precari

Reddito di cittadinanza, assunto solo il 2% dei beneficiari e due su tre sono precari
Reddito di cittadinanza, assunto solo il 2% dei beneficiari e due su tre sono precari
di ​Francesco Bisozzi
Venerdì 14 Febbraio 2020, 19:17 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 01:05
3 Minuti di Lettura

Sono 39.760 i beneficiari del reddito di cittadinanza che finora hanno ottenuto un contratto di lavoro, in aumento di circa 11 mila unità rispetto alla fine dell'anno. Soddisfatti il presidente dell'Anpal Mimmo Parisi: «La fase due del reddito di cittadinanza è più che partita. Ora bisogna portare a regime gli interventi finalizzati ad accompagnare i beneficiari al lavoro, come l'assegno di ricollocazione e il completamento dei sistemi digitali per lo scambio di dati e informazioni con i sistemi regionali così da facilitare il contatto continuo con il mercato del lavoro».

Reddito di cittadinanza, non si presentano per cercare il lavoro: segnalati 950 furbetti

Il sussidio è in ritardo, marocchino sfascia le Poste. Ma non ne aveva diritto: dovrà restituire 4.469 euro


 

Assunto solo il 2%



Ma a ben vedere gli assunti sono meno del 2 per cento del totale dei sussidiati. E la maggioranza delle persone che hanno trovato un'occupazione (il 65,2 per cento) si è dovuta accontentare di un contratto a tempo determinato. Ieri il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri intervenendo a Radiouno ha ribadito che il reddito di cittadinanza può essere migliorato: «Sta funzionando bene e lo difendo, non funziona a sufficienza sulle politiche attive sul lavoro e va migliorata questa seconda gamba, aspetto sul quale stiamo lavorando».

Una buona metà delle persone che sono state assunte finora ha ottenuto il contratto con le vecchie procedure e frequentava i centri per l'impiego da prima che arrivasse il sussidio dei Cinquestelle. Il 7,2 per cento dei sussidiati è stato assunto entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda, il 18 per cento nei tre mesi successivi, il 28,7 per cento dopo 91 giorni e il 46,2 per cento dopo oltre 181 giorni.
 

Convocati i beneficiari



Sono 908.198 i beneficiari considerati attivabili. Il 58 per cento di loro, 529 mila circa, sono stati già convocati una volta nei centri per l'impiego, ma si sono presentati in 396.297, mentre il 25 per cento ha disertato l'appuntamento. I navigator hanno esonerato 58.030 beneficiari perché non idonei a lavorare e rinviato ai Comuni altri 12 mila beneficiari per siglare i patti per l’inclusione.

Nelle regioni dove operano in assistenza diretta, i navigator seguono nel complesso 21.818 piani personalizzati di accompagnamento al lavoro e hanno offerto ai beneficiari del sussidio presi in carico 9.534 opportunità di lavoro o formative. In Sicilia hanno trovato lavoro in 4.833, In Campania 4.625, in Lombardia 4 mila e nel Lazio 3.190. Infine, sono stati segnalati all’Inps 18.476 beneficiari che a un secondo controllo non sono risultati in possesso dei requisiti per avere diritto al reddito di cittadinanza. In 20 mila rischiano perciò di perdere la card.
 

Sospensione del bonus a chi non si presenta



Chi invece continuerà a non presentarsi nei centri per l'impiego quando convocato vedrà sospendersi l'erogazione del bonus. È passato ormai quasi un anno dal debutto del reddito di cittadinanza: le prime domande sono partire a marzo dell'anno scorso. Ma il sussidio dei Cinquestelle è ancora in fase di assemblaggio. Dalla prima settimana di marzo i navigator avvieranno un contatto diretto con le imprese per raccogliere le offerte di lavoro e creare una banca dati ad hoc per un’intermediazione più efficace. La piattaforma per l’incrocio dei dati che raccoglie i database di Istat, Inap, Unioncamere, Anpal e Anpal servizi è in fase di test. Nell’agosto del 2021 il sistema che permette di incrociare domanda e offerta di lavoro andrà finalmente a regime.

© RIPRODUZIONE RISERVATA