Reddito di cittadinanza a quota un milione: Campania in testa, poi Sicilia e Lombardia

Reddito di cittadinanza a quota un milione: Campania in testa, poi Sicilia e Lombardia
Reddito di cittadinanza a quota un milione: Campania in testa, poi Sicilia e Lombardia
Martedì 5 Novembre 2019, 18:15 - Ultimo agg. 19:15
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Superata la soglia di un milione di domande di Reddito e Pensione di cittadinanza che hanno ottenuto il disco verde e che, quindi, sono riconosciute ad altrettanti nuclei familiari. Al top, tra le regioni, resta la Campania, seguita a breve distanza dalla Sicilia. Un andamento comunque inferiore rispetto alle attese: per il 2019 la spesa si attesta a «4,8 miliardi di euro, con un risparmio di un miliardo, già previsto nel decreto "salva-conti", rispetto ai 5,860 miliardi» stanziati, conferma il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, parlando a margine della presentazione del Rendiconto sociale 2018 del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell'Istituto.

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In particolare, l'aggiornamento a fine ottobre diffuso dall'Inps indica che sono state accolte 900.283 domande di Reddito di cittadinanza e 120.327 di Pensione di cittadinanza, per un totale quindi di 1.020.610 nuclei familiari che ne beneficiano. A fronte di 1.555.588 richieste nel complesso presentate. Il Sud primeggia: tra le regioni, in testa c'è la Campania, con 177.194 domande di Reddito e 17.731 di Pensione accolte (in totale 194.925 su 270.901 presentate) e la Sicilia con 158.675 domande di Reddito e 17.997 di Pensione accolte (in totale 176.672 su 239.936 presentate). Terza la Lombardia, con 152.947 domande complessivamente presentate, di cui accolte 72.318 di Rdc e 13.211 di Pdc (in totale 85.529).

 

 

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«Abbiamo dato ad un milione di nuclei familiari la dignità di un sostegno economico. Abbiamo consentito a 600 mila minori di poter avere un sostentamento», sottolinea la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, rimarcando che va avanti l'attivazione dei percorsi di reinserimento lavorativo, a cui i percettori del Reddito sono chiamati. La cosiddetta 'fase duè che, ammette, è «la più complessa, ma paghiamo un ritardo ventennale» sulle politiche attive. Proprio per questo, dice, «nessuno può sentenziare, a sei mesi dall'avvio del Reddito, che la misura non funzioni».

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Per quanto riguarda i risparmi, «se ci sono vanno destinati alle famiglie e all'occupazione femminile, su cui vogliamo investire. Queste sono priorità», rimarca. Quanto all'attività dell'Inps, i numeri sono elefantiaci: nel 2018 ha ricevuto dallo Stato trasferimenti per 106 miliardi di euro destinati alle prestazioni per il sostegno al reddito, agli interventi a favore della famiglia, agli sgravi contributivi, all'invalidità civile e alla copertura dei disavanzi di alcune gestioni previdenziali, come emerge dal Rendiconto sociale del Civ presentato dal presidente Guglielmo Loy, in cui si ricorda che ha avuto nell'anno un gettito contributivo di oltre 231 miliardi di euro. Risorse poi indirizzate alle diverse spese, in primis le pensioni (262 miliardi di euro).

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