Reddito di emergenza per le famiglie: fino a 840 euro a nucleo per tre mesi. Cartelle esattoriali congelate fino al 30 aprile

Reddito di emergenza per le famiglie: fino a 840 euro a nucleo per tre mesi. Cartelle esattoriali congelate fino al 30 aprile
Reddito di emergenza per le famiglie: fino a 840 euro a nucleo per tre mesi. Cartelle esattoriali congelate fino al 30 aprile
di Andrea Bassi e Giusy Franzese
Lunedì 15 Marzo 2021, 21:50 - Ultimo agg. 8 Maggio, 17:14
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Nel decreto Sostegni che il governo si prepara ad approvare in settimana, saranno rafforzati gli aiuti alle famiglie in difficoltà. Sarà rifinanziato il Reddito di emergenza, l’assegno da 400 fino a 840 euro per i nuclei più in difficoltà, quelli con un Isee inferiore a 15 mila euro. L’importo dell’assegno, ha spiegato il ministro del lavoro Andrea Orlando in Parlamento, sarà rafforzato «mediante l’innalzamento della soglia massima dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in affitto e la garanzia dell’accesso al beneficio anche ai disoccupati che hanno terminato, tra il primo luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, la Naspi o la Dis-coll e non godono di altri strumenti». 

L’affitto sarà in pratica un nuovo parametro che sarà valutato per l’accesso al Reddito di emergenza, in modo da dare un sostegno a un maggior numero di famiglie che prima erano escluse in base ai soli parametri Isee.

L’assegno sarà pagato per tre mesi. Con l’estensione dell’aiuto anche a chi ha terminato la Naspi (l’assegno di disoccupazione) la platea dovrebbe allargarsi ben oltre i 300 mila nuclei che hanno ottenuto fino ad oggi il beneficio previsto per la prima volta nel decreto rilancio. 

Novità in arrivo anche per i percettori del Reddito di cittadinanza. «È allo studio - ha detto Orlando - una disposizione per permettere ai percettori di lavorare temporaneamente sospendendo il beneficio senza subire la perdita o la riduzione dell’assegno. In tali casi l’assegno riprenderà a decorrere in via automatica al termine dell’attività lavorativa». In occasione dell’audizione il ministro ha anche confermato la proroga del blocco dei licenziamenti: sarà differenziata e durerà fino al 30 giugno 2021 «per i lavoratori che potranno disporre di strumenti ordinari, mentre per gli altri continueranno a essere utilizzati strumenti straordinari e saranno collegati a una data utile per la riforma degli ammortizzatori sociali». 

Anche gli altri capitoli del decreto Sostegni da 32 miliardi sono ormai quasi del tutto definiti. I ristori alle imprese e ai professionisti saranno calcolati in base alla perdita di fatturato del 2020 rispetto al 20219. Avranno accesso all’aiuto le Partite Iva e le aziende con ricavi fino a 10 milioni di euro e che hanno subito perdite di fatturato superiori al 33%. La perdita sarà mensilizzata, divisa cioè per dodici. Il ristoro sarà pari a due dodicesimi, ossia alla riduzione di fatturato di due sole mensilità. Lo stanziamento complessivo per la misura sarà di circa 12 miliardi di euro. Il tetto massimo dell’indennizzo sarà di 150 mila euro. Per le imprese della montagna, oltre all’indennizzo sulla perdita di fatturato, ci sarà un fondo extra di 600 milioni di euro. 

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L’altro capitolo riguarda le cartelle esattoriali. La notifica degli atti di accertamento resterà sospesa fino al 30 aprile, termine dello stato di emergenza (che tra l’altro potrebbe essere presto prorogato fino a settembre). Solo dal primo maggio, insomma, inizierà la consegna delle 54 milioni di cartelle giacenti nei cassetti dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione. Parallelamente arriverà lo stralcio di tutti gli atti emanati tra il 2000 e il 2015 di valore inferiore a 5 mila euro. Ad essere cancellate, come ha spiegato il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon, saranno ben 65 milioni di vecchie cartelle. Per le aziende in difficoltà, quelle che hanno perso oltre il 33% del fatturato, arriverà anche una “pace fiscale”, attraverso la quale sarà possibile saldare a rate i debiti con l’Agenzia delle entrate, senza pagare sanzioni ed interessi. Alcune misure, come l’allungamento della Cig fino a fine anno, saranno rimandate in attesa che il Parlamento approvi un nuovo scostamento di bilancio ad aprile. Scostamento che potrebbe oscillare tra i 20 e i 30 miliardi di euro. 

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