Registro opposizioni cellulare 2022, 200 mila iscritti in 12 ore contro le telefonate moleste

Registro opposizioni cellulare 2022, 200 mila iscritti in 12 ore contro le telefonate moleste
di Valerio Iuliano
Giovedì 28 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 14:20
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I molestatori telefonici avranno, finalmente, pane per i loro denti. Gli utenti infastiditi ripetutamente dalle chiamate per finalità commerciali hanno a disposizione uno strumento per evitarle. Da ieri è possibile iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni, un servizio che consente ad ogni cittadino di inserire i propri numeri di telefono - fissi e mobili - nell'elenco di coloro che non vogliono ricevere telefonate per scopi di marketing. 

Gli utenti che hanno provveduto ad iscriversi, fino al pomeriggio di ieri, sono 205mila. Un dato reso noto dal ministero dello Sviluppo economico sul servizio attivo 24 ore su 24. Oltre 166mila utenti hanno scelto la piattaforma web, 34mila si sono avvalsi del numero verde e tutti gli altri lo hanno fatto via mail. Sono 4.200 gli utenti che si sono iscritti al Registro delle opposizioni postale. L'avvio del servizio è stato caratterizzato da numerosi rallentamenti. Le procedure per l'iscrizione online sono state più lunghe del previsto. Alcuni utenti non sono riusciti a portarla a termine. Il sito web della Fondazione Bordoni, incaricata della gestione del Registro, è stato letteralmente preso d'assalto dagli utenti, con un traffico telematico che alcuni hanno paragonato a quello dell'Inps nelle giornate di punta.

Nell'elenco è possibile iscrivere - ed è questa una delle principali novità introdotte dalla recente normativa - anche i numeri di cellulare ed i fissi non inclusi negli elenchi pubblici. Il servizio è gratuito e con l'iscrizione vengono automaticamente revocati tutti i consensi rilasciati in passato all'utilizzo dei propri dati personali. La revoca dei consensi ha efficacia sia sulle chiamate effettuate con operatore umano sia su quelle automatizzate. 

Per inserire i propri numeri telefonici nell'elenco di quelli off-limits è possibile, dunque, avvalersi del sito www.registrodelleopposizioni.it, con la compilazione di un modulo elettronico. Una procedura, tutto sommato, piuttosto semplice, con pochi step, che ieri si è rivelata improvvisamente complicata per l'elevato traffico. In alternativa, gli utenti possono provvedere telefonicamente, chiamando il numero verde 800 957 766 per i numeri fissi e lo 06 42986411 per i cellulari, oppure via e-mail, compilando un modulo Pdf editabile disponibile sullo stesso sito e inviandolo a iscrizione@registrodelleopposizioni.it. L'iscrizione al Registro delle opposizioni, pertanto, impedisce agli operatori il trattamento dei dati personali degli utenti per fini di invio di materiale pubblicitario, comunicazione commerciale o per il compimento di ricerche di mercato. L'opposizione al telemarketing riguarda anche le comunicazioni postali. Dopo l'iscrizione, i cittadini potranno ricevere esclusivamente le chiamate dei gestori delle proprie utenze domestiche, con cui c'è un contratto attivo, o cessato da non più di 30 giorni. Gli operatori che vorranno adoperare per attività di telemarketing i numeri telefonici e gli indirizzi postali «saranno obbligati - puntualizza il Mise - a consultare mensilmente il registro e, comunque, prima dell'avvio di ogni campagna pubblicitaria dovranno aggiornare i dati escludendo dalle loro liste i numeri e gli indirizzi postali dei cittadini che si sono registrati». Nella lista degli operatori aderenti al sistema figurano 450 aziende, con molti grandi player e un nutrito elenco di piccole imprese. La vigilanza sul telemarketing selvaggio spetta al Garante della privacy, che potrà comminare ai trasgressori sanzioni fino a 20 milioni di euro, o pari al 4 per cento del fatturato annuo globale dell'azienda. 

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Sull'efficacia del nuovo strumento, emergono ancora le perplessità legate alle chiamate effettuate dall'estero da call center quasi sempre abusivi. «Il nuovo registro si applica a tutti gli operatori, compresi i loro call center con sede all'estero», precisa il Mise. Mentre dalla Fondazione Bordoni fanno sapere che «contro i call center illegali, ci sono a disposizione nuovi strumenti. Se un operatore chiama dalla Bulgaria per proporre un prodotto di un'azienda italiana, il Garante potrà multare direttamente quell'azienda». Per chi riceve chiamate dall'estero, la soluzione migliore è quella della denuncia al Garante, indicando nella segnalazione il nome dell'operatore, il tipo di prodotto, il giorno e l'ora della telefonata. Nei prossimi giorni, per le segnalazioni ci sarà un modulo sul sito del Garante. Mentre l'Unione nazionale consumatori spiega che «devono essere previsti dal legislatore indennizzi automatici per i consumatori che ricevono telefonate moleste, pur essendo iscritti al Registro. Solo così ci sarà un incentivo a segnalare i call center che non rispettano le regole». 

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