Riscatto laurea, quanto costa? Sul sito Inps il simulatore per calcolare la spesa (e i benefici)

Riscatto laurea, quanto costa? Sul sito Inps il simulatore per calcolare la spesa (e i benefici)
Riscatto laurea, quanto costa? Sul sito Inps il simulatore per calcolare la spesa (e i benefici)
di R.Ec.
Mercoledì 15 Settembre 2021, 16:38 - Ultimo agg. 17:21
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Sul sito web dell’Inps è disponibile un nuovo servizio per calcolare il riscatto della laurea ai fini pensionistici, utilizzabile con qualunque dispositivo mobile o fisso, pc, tablet o cellulare. Lo spazio online fornisce informazioni sulle varie tipologie di riscatto e sui possibili benefici fiscali, e consente di ottenere una simulazione orientativa, considerando anche la rateizzazione, la decorrenza della pensione e il vantaggio derivante dal pagamento. Ecco come funziona e come è possibile valutare il rapporto tra costi e benefici del riscatto.

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Riscatto laurea, come funziona il calcolatore

Il simulatore è consultabile da pc o da dispositivi mobili, smartphone e tablet senza credenziali per entrare, con il seguente percorso dalla home page del sito Inps: Prestazioni e servizi >Servizi >Riscatto Laurea - Simulatore. Non richiede alcuna credenziale per l’utilizzo, basta inserire alcuni dati, rispondendo a specifiche domande: durata del corso di studi, data di iscrizione, data di nascita, genere, situazione lavorativa ed eventuali interruzioni, gestioni Inps, data del primo contributo previdenziale accreditato, retribuzione lorda ultimi 12 mesi.

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Quindi il sistema stima la pensione che l’utente sta maturando (ad ora per chi rientra del tutto nel sistema contributivo, ossia per versamenti dopo il 1996) facendo esempi specifici, mostrando la possibilità di utilizzare gli anni di studio ai fini previdenziali e con quale formula di riscatto laurea (ordinario, inoccupati o agevolato), con il costo dell’operazione, importo delle rate per pagare e infine i vantaggi fiscali (in base ai dati inseriti).

Dopo la simulazione l’utente può quindi optare per la presentazione vera e propria della domanda, che richiede autenticazione (ad esempio, con l'identità digitale Spid). 

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Riscatto della laurea, i requisiti

Ovviamente possono chiedere il riscatto della laurea coloro che l’hanno conseguita completando il percorso universitario. La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero. Sul sito dell’Inps sono dettagliati i vari titoli per i quali è consentito il riscatto del periodo di studi.

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Tra gli altri sono indicati: i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni; i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni; i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge; i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea; i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.

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I titoli universitari conseguiti all’estero sono riscattabili qualora siano stati riconosciuti da università italiane o, comunque, abbiano valore legale in Italia.

Il riscatto agevolato o "light"

Il sistema agevolato permette di riscattare massimo 5 anni. Ed è rivolto soprattutto a chi ha cominciato a lavorare dopo il 1996. La norma prevede infatti che chi richiede il riscatto agevolato della laurea deve essere privo di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolare di pensione. Sono esclusi gli iscritti esclusivamente alle casse professionali, quindi i liberi professionisti ordinisti.

Detto questo anche chi ha frequentato l’università prima del 1996 e si è laureato, può accedere al riscatto agevolato. Ma dovrà optare per il calcolo contributivo degli anni di contributi previdenziali. Dovrà comunque avere meno di 18 anni di contributi versati prima del 1996, almeno 15 anni di contributi versati alla data della richiesta del riscatto e almeno 5 anni di contributi versati dopo il 1996.

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Per gli anni per cui si richiede il riscatto non bisogna aver versato contributi, quindi gli studenti lavoratori non possono riscattare i periodi in cui lavoravano e studiavano contemporaneamente. Non si possono riscattare gli anni di studi “fuori corso” e quelli già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto che sia non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa, ma anche negli altri regimi previdenziali. Il riscatto può riguardare l’intero o i singoli periodi. Al momento della domanda di riscatto degli anni di laurea bisogna essere titolare di almeno un contributo obbligatorio nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto.

Chi non ha mai versato contributi all’Inps non può usufruire del riscatto light della laurea. 

Quanto costa

Il riscatto agevolato della laurea costa 5.264,49 euro per ogni anno riscattato. La quota, spiega l’Inps, è stabilita sul minimale di reddito per il calcolo dei contributi previdenziali di artigiani e commercianti: «Per le domande presentate nel 2021, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro». Se si riscattano cinque anni si dovrà quindi pagare circa poco più di 26.000 euro. Se il corso di laurea invece era di 4 anni, la cifra scende a circa 21.000 e diventa ancora più bassa se si tratta di riscatto di una laurea triennale. Un bel risparmio comunque rispetto al riscatto classico che, con i calcoli parametrati alla retribuzione effettiva, può sfiorare anche i centomila euro.

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