Pace fiscale per 1,3 milioni di contribuenti. Verso emendamento al decreto crescita per riapertura termini

Folla all'Agenzia delle entrate di Albano
Folla all'Agenzia delle entrate di Albano
Martedì 30 Aprile 2019, 19:15 - Ultimo agg. 19:54
4 Minuti di Lettura

Si chiude con oltre 1 milione e 340mila domande la pace fiscale del governo gialloverde. Un «successo» esulta la Lega, tanto che Matteo Salvini già promette «una riapertura dei termini» per consentire ad altri cittadini «di chiudere il contenzioso con il fisco e tornare a vivere e a pagare le tasse». A chiedere una proroga sia per la cosiddetta rottamazione ter sia per il saldo e stralcio delle cartelle con super-sconto per i contribuenti più in difficoltà erano stati nei giorni scorsi anche i commercialisti, lamentando la concomitanza tra la scadenza del 30 aprile con le festività pasquali e i ponti delle ultime settimane.

Fisco, precompilata al via: da giovedì si può inviare via web

La scadenza a questo punto rimane fissata (per chi avanza l'istanza online c'è tempo fino alla mezzanotte del 30 aprile) ma già con il passaggio parlamentare del decreto crescita, spiegano Massimo Garavaglia e Massimo Bitonci, potrebbe essere aperta una nuova finestra per fare pace col fisco, «alle medesime condizioni», come ha assicurato il vicepremier.

Nel dettaglio, al 29 aprile, sono state 541.641 le domande raccolte allo sportello dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione, che sono rimasti aperti anche di sabato in via eccezionale proprio per fare fronte alla mole di richieste mentre oltre la metà delle istanze è arrivata online, attraverso la Pec (302.804 domande) o via web (464.943 domande), mentre altre 10.218 sono state presentate tramite e-mail tradizionale o via posta. I numeri quindi potrebbero crescere ancora, visto che l'Agenzia deve ancora protocollare le domande che stanno arrivando in queste ore e quelle che arriveranno, anche nei prossimi giorni, per il canale postale.

Il maggiore interesse, con numeri in linea con le passate edizioni, lo ha riscosso la rottamazione ter, che ha fatto
registrate circa 1 milione di richieste di pagamento per intero del debito, ma a rate e scontato di interessi di mora e
sanzioni. Altri 300mila hanno invece chiesto di usufruire del saldo e stralcio che consente di abbattere anche il dovuto (si paga tra il 16 al 35 per cento dell'importo).

Nel giro di un paio di mesi, il tempo necessario a convertire il decreto crescita, potrebbe quindi arrivare una edizione
'quater' della rottamazione e una nuova chance per il saldo e stralcio. Il provvedimento, tra l'altro, già contiene la
possibilità anche per gli enti locali di partecipare, previa delibera, all'edizione ter della rottamazione per multe, tasse e tributi locali. 

«I dati dell'Agenzia delle Entrate sulle adesioni alla pace fiscale voluta dalla Lega ne confermano il successo. Alla data di ieri, 29 aprile, oltre 1 milione di richieste per la rottamazione-ter e quasi 300mila per il saldo e stralcio», affermano Massimo Garavaglia e Massimo Bitonci, viceministro e sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze. «Il canale telematico ha funzionato molto bene - continuano - tanto che l'utilizzo pec è stato pari a 302.804, le richieste via web pari a 464.943 e quelle tramite e-mail e posta 10.218. Le domande presentate agli sportelli sono state 541.641».

Era stato Salvini a insistere per una proroga: «Chiederò agli amici dei Cinquestelle di dire sì ad una proroga al termine della pace fiscale con un emendamento al decreto Crescita, che è lo strumento più veloce», aveva detto il leader del Carroccio.

«Considerato l'enorme successo e la scadenza del 30 aprile in coincidenza con le festività pasquali e i ponti, per andare ancora ulteriormente incontro alle esigenze dei contribuenti, e nello spirito della pace fiscale, abbiamo proposto al ministro - confermano Garavaglia e Bitonci - la riapertura del termine ultimo da inserire nel decreto Crescita in fase di conversione».

«Confidiamo a questo punto nella riapertura dei termini, perché anche a causa di problematiche come il reperimento dell'Isee e il non funzionamento continuo dei portali si rischia che dei contribuenti non abbiano potuto e non possano usufruire del servizio.

Quindi speriamo in una riapertura», ha dichiarato Marcella Caradonna, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA