Rottamazione fiscale, un tesoretto da 3 miliardi: più risorse per la Manovra

La rottamazione quater, dalla quale a regime si stima un incasso di 7 miliardi di euro, prevede un versamento unico (privo di interessi) oppure in un numero massimo di 18 rate

Rottamazione fiscale, un tesoretto da 3 miliardi: più risorse per la Manovra
di Michele Di Branco
Lunedì 15 Aprile 2024, 06:49 - Ultimo agg. 08:00
4 Minuti di Lettura

Un tesoretto da 3 miliardi di euro. Da utilizzare per ridurre il peso del debito pubblico. Oppure per finanziare qualche misura una tantum della prossima legge di Bilancio. Una manovra che, tra conferma del taglio del cuneo, riduzione delle aliquote fiscali e misure per la sanità, parte da almeno 20-25 miliardi. Intanto si è chiusa con un buon risultato, il 20 marzo scorso, la finestra per versare (per chi le aveva saltate a fine 2023 violando così il patto sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate nel giugno scorso) le prime due rate della rottamazione quater.
Si trattava di una sorta di nuova sanatoria per cercare di recuperare i cosiddetti "decaduti" e che riguardava quasi la metà (il 45 per cento) di coloro i quali avevano aderito all'agevolazione fiscale senza poi fare il proprio dovere. Ebbene, secondo i dati che filtrano da ambienti del governo, anche questa volta solo la metà dei contribuenti che erano stati "perdonati" ha voluto (o potuto) rimediare.

Mutui, tassi interesse giù: media scende a 3,79%. Di quanto calano le rate: simulazioni

LE TAPPE

L'esecutivo Meloni, che aveva concesso questa possibilità attraverso il decreto "Milleproroghe", attendeva un incasso di 5 miliardi e mezzo. In cassa sono affluiti, come detto, poco meno di 3 miliardi. Un risultato giudicato in modo tutto sommato positivo dalla maggioranza. Occorre ricordare che, con la rottamazione quater, c'è la possibilità di regolare, a rate, le cartelle esattoriali relative al periodo 2000-2022 pagando tutte le tasse arretrate ma godendo della cancellazione di sanzioni e interessi. Ma, attenzione, questa che è passata era davvero l'ultima chance in quanto, a meno di altri ripensamenti (esclusi però alcuni giorni fa dal vice ministro dell'Economia, Gianfranco Leo), in caso di nuovo mancato pagamento il fisco, per chi non si è ravveduto, adesso chiederà tutti gli arretrati in un'unica soluzione facendo tornare anche gli oneri accessori.
La rottamazione quater, dalla quale a regime si stima un incasso di 7 miliardi di euro, prevede un versamento unico (privo di interessi) oppure in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza, come ricordato, il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.
Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2025.
La prima e la seconda rata erano di entità pari al 10% della somme complessivamente dovute a titolo di definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l'applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.
Per pagare i moduli allegati alla "Comunicazione delle somme dovute" della definizione agevolata, oltre al servizio "Pagaon-line", è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri prestatori di servizi di pagamento aderenti al nodo pago Pa.

IL PERCORSO

In alternativa, è attivo il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione "definizione agevolata" in area riservata, che consente di attivare o revocare l'addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato ad altro soggetto se autorizzato. La Rottamazione quater riguarda tutti i carichi affidati all'Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1°gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli contenuti in cartelle non ancora notificate; interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione; già oggetto di una precedente misura agevolativa (la cosiddetta Rottamazione e/o saldo e stralcio), anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.

LE REGOLE

Sono invece escluse le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Ma in attesa di capire se e quando riaprire i termini della rottamazione, è stata facilitata ulteriormente la presentazione del modello 730, grazie alla presentazione in modalità semplificata, fruibile da lavoratori dipendenti e pensionati già a partire dall'attuale campagna dichiarativa 2024.
Snelliti e di più agevole compilazione anche i modelli di dichiarazione relativi alle imposte sui redditi, Iva e Irap.

© RIPRODUZIONE RISERVATA